Ludwig, malore in casa per Abel È in Terapia intensiva in coma

VERONA

Wolfgang Abel, il veronese che assieme a Marco Furlan è stato condannato per 15 omicidi tra il 1977 e il 1984 firmati “Ludwig”, è in gravi condizioni all’ospedale di Borgo Trento di Verona dopo essere stato vittima di un malore. Abel, che ha 61 anni ed ha scontato 32 anni tra carcere e arresti domiciliari, era tornato completamente libero nel 2016. L’uomo è ricoverato in Terapia intensiva al Polo Confortini.

Abel, riferisce il quotidiano L’Arena, è stato trovato privo di sensi giovedì mattina nella sua abitazione a Monte Rico di Arbizzano, nel comune di Negrar (in provincia di Verona), dalla badante che assiste l’anziana madre. Nella caduta, causata verosimilmente da un malore, Abel ha subito un grave trauma cranico ed ora è in coma.

La donna ha subito allertato il 118 ed un’ambulanza con automedica al seguito è andata nell’abitazione della famiglia. Abel era riverso a terra, senza conoscenza, la sua diagnosi parla di commozione cerebrale compatibile con una caduta. È possibile che l’uomo abbia avuto un malore e per questo si sia accasciato battendo la testa.

Nel 2016 una perizia giudicò Abel «non più pericoloso» e il giudice di sorveglianza di Verona decise la revoca dell’ultima misura di sicurezza applicata nei suoi confronti, dopo i 23 anni di carcere (era uscito nel 2006), il periodo agli arresti domiciliari e la libertà vigilata. In tutto 32 anni. Durante la detenzione si è laureato in matematica. Marco Furlan, il suo complice, era stato liberato nel 2010. Abel si è sempre proclamato innocente, sta di fatto che dopo i loro arresti, “Ludwig” smise di uccidere.

«Adesso posso finalmente dirlo: sono stato perseguitato dai giudici fin dall’inizio dell’inchiesta sulle vicende “Ludwig”, giudici che hanno contro di me creato indizi mai comprovati», disse nel 2009 Abel.

Era il 4 marzo 1984 quando Marco Furlan e Wolfang Abel, vennero scoperti con una tanica in mano a cercare di appiccare il fuoco in una discoteca mentre circa 400 persone stavano festeggiando l’ultimo giorno di carnevale. È questo è un dato incontrovertibile, erano vestiti da Pierrot per confondersi tra gli altri clienti. «L’ho fatto», disse durante un’intervista, e liquidò l’episodio con «un atto di vandalismo».

Ma fu proprio nel corso delle indagini sulla discoteca, che emersero elementi che avevano portato alle accuse per Abel e Furlan di alcuni omicidi rivendicati da “Ludwig”. —

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