Meneguzzo ritorna nella “sua” Palladio l’ad Drago in uscita

Il finanziere riassume la guida operativa della holding berica che chiude in utile per 13,7 milioni. Deleghe divise con Ruozi
BRUNI TRIESTE 24 04 10 GENERALI:Assemblea Azionisti-Roberto Meneguzzo-pres Ferak
BRUNI TRIESTE 24 04 10 GENERALI:Assemblea Azionisti-Roberto Meneguzzo-pres Ferak

vicenza

Roberto Meneguzzo ritorna pienamente in sella della “sua” Palladio. La notizia è contenuta nella nota stampa di bilancio che è stata diffusa ieri. L’assemblea della holding di Pfh ha approvato i conti con un utile netto di 13,7 milioni di euro e un patrimonio netto di 300 milioni.

Inoltre ha nominato i nuovi organi collegiali per il triennio 2020/2022 e ha attribuito le deleghe al presidente Roberto Ruozi e appunto a Meneguzzo. Giorgio Drago che rivestiva il ruolo di ceo resta nel gruppo PFH con altri incarichi, tra i quali consigliere della principale controllata Vei Capital. Da quel che risulta Drago potrebbe essere uscito o in procinto di uscire dalla compagine sociale. Guardando le visure, in Sparta Holding dove sono azionisti Meneguzzo e Drago non risultano movimenti. La cassaforte di controllo della finanziaria tiene l’82% di Pfh1 che a sua volta detiene circa il 55% di Palladio.

Tornando al giro di nomine, Nicola Iorio è stato nominato direttore generale di PFH e continuerà a sovrintendere le attività nel settore del private equity. È stato confermato nella sua interezza il collegio sindacale. Da registrare anche il fatto che Palladio si è ricomprata da Veneto Banca in lca, ancora nel 2018, le partecipazioni che la banca di Montebelluna aveva direttamente nella scatola di controllo ed anche in alcuni fondi. In particolare rilevando un anno e mezzo fa il 9,85% di PFH e il 13,18% di Venice European Investment Capital S.p.A. e VGH S.p.A.

Il ritorno di Meneguzzo come timoniere non può non richiamare alla memorie le incursioni dell’ariete della finanza vicentina, sia in Generali attraverso il veicolo in cui era socio con la famiglia vicentina dell’acciaio Amenduni e con Finanziaria Internazionale (Ferak). E ancor più nella partita delle partire, quella per la scalata di Fonsai in cui Palladio in cordata con la Sator di Matteo Arpe sfido apertamente Mediobanca .

Ora la finanziaria vicentina torna con la guida operativa di Meneguzzo e di opportunità per il mondo della finanza, complice la crisi del Covid, se ne sono aperte diverse. Chissà come si muoverà il vulcanico finanziere ora che ha chiuso definitivamente anche con le vicende del passato.

Gli investimenti fatti attraverso il veicolo principale e storico Vei oggi sommano un portafoglio di 10 partecipazioni tra cui Fila, il gruppo leader negli articoli da disegno e Rina attiva nel settore dei servizi di certificazione.

Tra le partecipazioni dirette, l’ultimo investimento ha coinvolto il gruppo Santi, leader italiano nella produzione di cisterne per il trasporto di liquidi alimentari. La filosofia di Palladio è quella di sostenere le aziende nella fase di crescita ae di sviluppo. Come avvenuto anche con il gruppo Rcf, il polo dell’audio professionale che ha visto Palladio Holding in tandem con un partner di primissimo profilo internazionale, la francese Amundi Private equity Funds e al fianco delle famiglie degli imprenditori. —



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