Morto Nico Naldini, scrittore, poeta e regista, cugino di Pasolini

TREVISO. Lutto nella cultura, è morto all'età di 91 anni Nico Naldini, scrittore, poeta, regista, cugino di Pier Paolo Pasolini. Friulano di Casarsa, viveva da anni a Treviso.
Sua madre, Enrichetta Colussi, era sorella della madre di Pier Paolo Pasolini.
Naldini ha lavorato in numerosi campi, dal giornalismo all'editoria, dal cinema alla poesia, composta sia in lingua italiana che in lingua friulana.
Collaborò con Zanzotto, nel 1980, al volume "Poesie e pagine ritrovate" di Pasolini dove sono state pubblicate le Pagine involontarie (1946-1947) diario giovanile di Pier Paolo Pasolini scritto tra il giugno 1946 e il dicembre del 1947. La figura del cugino è stata al centro di altre sue opere: tra queste Nei campi del Friuli (la giovinezza di Pasolini), saggio incentrato sugli anni friulani di Pasolini, che include una conversazione con Andrea Zanzotto.
La figura di Giovanni Comisso, con quella del cugino Pasolini (col quale ha collaborato in tutti i suoi film), è stata centrale nella sua formazione, umana e culturale, e a loro ha dedicato due fondamentali biografie, tra le sue opere capitali in un percorso di vita letteraria che spazia dalla poesia alla narrativa alla saggistica e, con Rolando Damiani, alla cura del Meridiano dedicato allo stesso Comisso.
Un ultimo libro è uscito non più tardi di qualche mese fa, con il ritratto e ricordo di un'irripetibile stagione culturale che ha visto anche Treviso tra i suoi crocevia, con tra gli altri Goffredo Parise e Andrea Zanzotto. .
«Con Nico Naldini Treviso perde una grande figura intellettuale, che qui aveva scelto da molti anni di stabilire la sua casa». Così ricorda lo scrittore morto a 91 anni a Treviso l'Associazione Amici di Comisso. «Da parte nostra - aggiungono - ne portiamo il ricordo affettuoso, legato alla sua presenza a Treviso, con l'Associazione Amici di Comisso, di cui è stato tra i fondatori, e con il Premio Comisso, che lo ha visto per molti anni componente della Giuria Tecnica e collaboratore di Cino Boccazzi. La sua cultura, le relazioni forti in Italia e all'estero, la sicurezza nelle sue scelte, la vivacità intellettuale che ha sempre dimostrato anche dato un contributo essenziale alla crescita e affermazione del Premio Comisso». «Ora siamo tutti più poverì - conclude la nota dell'associazione - ma con un patrimonio di cultura e ricordi che egli ci ha lasciato e che abbiamo il compito e la responsabilità di rendere attuale anche per i più giovani. Ricorderemo con rimpianto e affetto Nico Naldini nell'incontro finale del 39/o Premio Comisso, che si terrà il prossimo 3 ottobre, nella sua Treviso».
«Un grande letterato e intellettuale che ha animato la vita culturale di Treviso, che era diventata la sua città. Già negli anni Settanta ha promosso le attività culturali dell'Associazione Industriali». La perdita di Nico Naldini, dopo una vita lunga e operosa, ci priva di un grande letterato e intellettuale, che ha dedicato molta attenzione alla cultura trevigiana e ai suoi esponenti più illustri, tra i quali in primis Giovanni Comisso«. Così ricorda Nico Naldini la presidente di Assindustria Venetocentro Maria Cristina Piovesana., in un messaggio firmato anche dal direttore generale dell'organizzazione confindustriale, Giuseppe Milan. »Ricordiamo Nico Naldini - aggiunge - anche per il suo fondamentale contributo nel promuovere, fin dagli anni Settanta del secolo scorso, le attività culturali dell'Associazione Industriali, allora presieduta dall'Ingegner Aldo Tognana, che anche lui ci ha lasciato quest'anno. Treviso era la sua città da molti anni, e anche recentemente non è mancata la sua presenza in incontri pubblici, che affascinavano per la testimonianza, la libertà di pensiero, la vastità dei riferimenti culturali, la leggerezza nel racconto. Anche per tutto questo ci mancherà«.
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