Moschetti osteggiato da Beghin ma sostenuto dallo spagnolo
Il candidato padovano Giovanni Moschetti (in foto la sede del Bo), figlio dell’avvocato Francesco, suscita reazioni opposte all’interno della commissione per l’abilitazione. Se infatti, stando alla...

PD 28 luglio 2003 G.M...Bò , facciata ..(MILANESI) Facciata del Bò - MILANESI
Il candidato padovano Giovanni Moschetti (in foto la sede del Bo), figlio dell’avvocato Francesco, suscita reazioni opposte all’interno della commissione per l’abilitazione. Se infatti, stando alla ricostruzione degli inquirenti fiorentini basata su indagini e intercettazioni, il professor Mauro Beghin ha «l’idea fissa» di farlo fuori, altri vedono invece con favore il suo nome. È il caso del commissario comunitario, lo spagnolo Carlo Maria Lopez Espadafor che appena arrivato in Italia viene subito avvicinato dagli altri commissari e contattato addirittura dai candidati. Nel febbraio 2015 il professore fa sapere al collega Giuseppe Zizzo «che qualora gli altri commissari avessero espresso dei giudizi sfavorevoli all’abilitazione del candidato di seconda fascia Giovanni Moschetti» perché il numero delle pubblicazioni non era sufficiente, lui avrebbe invece dato voto favorevole. Il motivo? I buoni rapporti con il padre, secondo quanto riporta l’ordinanza del gip di Firenze, e «una sorta di non meglio specificato debito di riconoscenza».
(s.t.)
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