'Ndrangheta in Veneto: ecco tutti i nomi dei quattordici rinviati a giudizio

Operazione Camaleonte. Sergio Bolognino è stato rinviato a giudizio: il processo inizierà il 23 marzo , con lui rinviati a giudizio altre 13 persone, quattro patteggeranno il 20 maggio tra cui il pentito Giuseppe Giglio
Firenze, operazione Vello d'Oro contro membri della Ndrangheta 2018 02 19 © Lorenzo Berti/Massimo Sestini
Firenze, operazione Vello d'Oro contro membri della Ndrangheta 2018 02 19 © Lorenzo Berti/Massimo Sestini

VENEZIA. 'Ndrangheta in Veneto, oggi, martedì 17 febbraio, udienza preliminare conclusiva davanti al gup veneziano Francesca Zancan nell ambito dell inchiesta denominata Operazione camaleonte.

Oggi Sergio Bolognino è stato rinviato a giudizio: il processo inizierà il 23 marzo , con lui rinviati a giudizio altre 13 persone, quattro patteggeranno il 20 maggio tra cui il pentito Giuseppe Giglio.

Mentre in 34 saranno giudicati con rito abbreviato davanti al Gup di Venezia Luca Marini a partire dal 18 maggio.

L'indagine avrebbe smascherato la presenza in Veneto di un’organizzazione criminale legata alla ‘ndrangheta e in particolare alla cosca grande Aracri di Cutro.

'Ndrangheta in Veneto, l'avvocato dei Bolognino: "Neghiamo tutte le accuse"

Inchiesta partita nel 2013 grazie alla denuncia di una coppia di imprenditori che operavano con la loro azienda a Galliera veneta e poi decollata in seguito alle rivelazioni del pentito Giuseppe Giglio che aveva già consentito in Emilia Romagna il processo Aemilia conclusosi con una raffica di condanne.

Tra i condannati anche alcuni protagonisti dell’inchiesta veneta come i fratelli Sergio e Michele  Bolognino (Il terzo fratello Francesco avuto nell’indagine in Veneto un ruolo marginale)

Il processo riguarda le infiltrazioni della cosca 'Grande Aracrì nel tessuto imprenditoriale veneto dal 2013 al 2017.

Minacce, estorsioni, violenze aggravate dal metodo mafioso, e false fatture e ricettazioni aggravate dall'aver favorito la 'ndrangheta, sono le accuse principali mosse agli imputati. 

Compariranno davanti ai giudici:

Sergio Bolognino, Francesco Agostino, di Reggio Calabria, Andrea Biasion, di Padova, Ferdinando Carraro, di Treviso, Antonio Carvelli, di Crotone, Luca De Zanetti (Padova), Antonio Gnesotto (Treviso), Emanuel Levorato (Padova), Antonio Genesio Mangone (Cosenza), Stefano Marzano (Reggio Calabria), Renata Muzzati (Padova), Leonardo Nardella (Cosenza), Patrizia Orlando (Roma) e Valter Zangari (Crotone).

Gli impresari veneziani Eros Carraro e Massimo Nalesso, e il padovano Roberto Rizzo, hanno chiesto di patteggiare rispettivamente un anno e mezzo, un anno e sette mesi e un anno e quattro mesi, con pena sospesa. Patteggerà anche il super pentito Giuseppe Giglio

Il pentito, che si trova sotto protezione, ha chiesto come patteggiamento la continuazione della pena già inflitta al processo di Reggio Emilia. Sui quattro patteggiamenti il Gup si esprimerà il 20 maggio.

Tutti gli altri, incluso Biasion, che secondo le indagini era il braccio destro del presunto boss Mangone, verranno giudicati con rito abbreviato il 18 maggio, sempre in aula bunker.

Tre sono gli imprenditori che si sono costituiti parte civile; pareti civili anche la Regione Veneto, la presidenza del Consiglio dei Ministri, l'Agenzia delle Entrate e il Ministero dell'Interno. 

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova