Neve sulla foglia... La nevicata di inizio ottobre spiegata dai meteorologi

VENEZIA. "Neve sulla foglia, inverno che fa voglia": Il vecchio proverbio stava a significare che, quando nevica troppo presto, a ottobre, poi difficilmente l'inverno vero sarà freddo e bianco. Domenica 11 ottobre 2020 le cime delle Dolomiti e delle Prealpi venete si sono riempite della primissima neve di stagione, davvero in anticipo rispetto alle tradizioni. Eppure - spiegano gli esperti meteorologi dell'Arpav, l'Agenzia regionale per l'ambiente del Veneto - le nevicate nella prima quindicina del mese di ottobre non sono un evento così raro. Ad esempio, nelle Dolomiti Agordine a 1200 metri, era già successo, andando a ritroso, nel 2014, 2004, 2001 e 1995.
La perturbazione di domenica ha portato la neve persino a quote piuttosto basse, come i 1.150 metri sul livello del mare di Falcade, i 1.400 metri di Pecol di Zoldo, 1.600 metri di Arabba.
In generale, ci sono stati 40-60 cm di neve fresca oltre i 2000 metri nelle Dolomiti, e anche 40 cm nelle Prealpi a 1600 metri nelle Vicentine, 20 cm nelle Bellunesi e 20 cm in quelle Veronesi. Nei fondovalle delle Dolomiti gli apporti sono stati di massimo 5-10 cm.

Ora la neve si presenta asciutta e a debole coesione fino a fondovalle. Lungo i versanti al sole subirà un rapido riscaldamento e una graduale fusione mentre lungo i versanti in ombra non subirà variazioni.
LE CAUSE Ma quali sono state le cause di questa perturbazione così importante? Quando solo fino a un mese fa la gente stava ancora a prendere il sole a Jesolo e Bibione? I meteorologi spiegano che una "saccatura di origine atlantica" ha richiamato venti freddi dai quadranti orientali, con netto calo termico (la temperatura è scesa improvvisamente sotto i dieci gradi in pianura).

OLTRE ALLA NEVE, LA PIOGGIA Dalla tarda serata di sabato le prime precipitazioni: 65 millimetri all'ora di pioggia a Follina (Treviso), 25 mm/h a Chioggia, 31 mm/h a Villafranca di Verona. Durante la notte, temporali estesi in tutta la regione.

A fine giornata i quantitativi maggiori nelle 24 ore si somno registrati sulla fascia pedemontana e prealpina orientale con 142 mm/24h a Follina (TV), 118 mm/24h a Sant'Antonio Tortal (BL), 117 mm/24 a Roncadin Chies d'Alpago (BL), 114 mm/24h sul Cansiglio-Tramedere (BL) e 106 mm/24h a Vittorio Veneto (TV). Anche le Prealpi vicentine hanno registrato quantitativi significativi con 94 mm/24h a Rifugio la Guardia-Recoaro Terme; sulla fascia pedemontana le stazioni che hanno registrato i massimi valori sono state quelle di Nogarolo di Tarzo con 91 mm/24, Valdobbiadene-Bigolino con 89 mm/24h, Maser con 86 mm/24 e Farra di Soligo con 84 mm/24h, tutte in provincia di Treviso. Inoltre da sottolineare il significativo rinforzo dei venti dai quadranti orientali a tutte le quote, in particolare sul Monte Tomba (VR) dove si sono registrate raffiche di 76 km/h e sulla costa con Bora che ha raggiunto raffiche di circa 73 km/h a Rosolina-Po di Tramontana (RO).
![Le precipitazioni totali [mm] cadute nelle 24 ore in Veneto](https://images.mattinopadova.it/view/acePublic/alias/contentid/959a6fc3-191c-420d-bb79-61021b27ddc9/1/immagine-jpg7111957671379884883jpg.webp)
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