Nuovo colpo di scena nel processo Vazzoler, il faccendiere ricoverato con la febbre agli Infettivi

Vazzoler deve rispondere di  associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio Internazionale per un business da 117 milioni di euro nell’arco di poco più di tre anni

PADOVA. Era nell’aria: Alberto Vazzoler è stato ricoverato nell’ospedale di Treviso, nel reparto malattie infettive , per una presunta infezione renale. E così i difensori (Patrizio Ianniello ed Enrico Zapasodi) hanno chiesto l’ennesimo rinvio del processo, ormai alle battute finali, in  programma oggi  davanti al tribunale di Padova.

Un processo nel quale  Vazzoler deve rispondere di  associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio Internazionale per un business da 117 milioni di euro nell’arco di poco più di tre anni. Singolare circostanza : oltre un mese era prevista la requisitoria delle pubblica accusa, il pm Roberto D’Angelo.

Alberto Vazzoler, 60enne veneziano di Musile di Piave ma padovano d’adozione, faccendiere e dentista (della vecchia guardia con una laurea in medicina) sembra fare di tutto per evitare la conclusione del processo tra cambi di difensori e consulenti tecnici  all ‘ultimo minuto, raffiche di certificati medici  e ipotesi di contagio da Covid smentite dai tamponi e una insistente febbre che dura da un mese e mezzo e si alza alla vigilia delle udienze mentre finora lui aveva sempre rifiutato il ricovero.

Così stamattina il tribunale (presidente il giudice Nicoletta De Nardus) ha deciso l’immediata verifica nel reparto di Treviso: i carabinieri dovranno accertare con il primario il reale stato di salute dell’imputato e la possibile durata della malattia oltre alla durata del trattamento.  Alle 12:30 di oggi la risposta è il ritorno in aula. Il processo rischia lo slittamento di un anno in caso di ulteriori rinvii: uno dei giudici del collegio aspetta un figlio e andrà a breve in maternità.

La compagna Silvia Moro (nella foto insieme a Vazzoler) è indagata per gli stessi reati dalla Procura di Venezia

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