Oblio oncologico: la malattia, le terapie e le loro implicazioni
Sabato grosso convegno a Venezia, presente il presidente Zaia, con i ministri Calderoli e Casellati. Ci saranno anche docenti universitari e i vertici dell’Irccs San Camillo

L’oblio oncologico è legge. Lo è dal 5 dicembre scorso, dopo il sigillo definitivo apposto dal Senato.
Significa questo: trascorsi dieci anni dalla fine delle cure – cinque, per i minori di 21 anni –, le persone che si sono ammalate di tumore non saranno più obbligate a fornire informazioni sulla malattia pregressa. Non dovranno più subire indagini invasive per la concessione di un mutuo o di un prestito, per la stipulazione di un’assicurazione, per avere la possibilità di partecipare a un concorso pubblico o privato, per presentare domanda di adozione.
E “Oltre l’oblio oncologico. Conseguenze neurocognitive della malattia e delle terapie” è il titolo della tavola rotonda in programma la mattina di sabato prossimo, 3 febbraio, a Venezia. Inizio dell’evento alle 9.30, dibattito dalle 10, nella casa di The Human Safety Net, alle Procuratie Vecchie.
Moderato da Alberto Bollis, vicedirettore di Nord Est Multimedia, con introduzione di Paolo Festuccia, caporedattore della Stampa, vedrà la partecipazione di un ampio parterre: ci saranno il presidente della Regione Luca Zaia, i ministri Maria Elisabetta Alberti Casellati (Riforme istituzionali e semplificazione normativa) e Roberto Calderoli (Affari regionali e autonomie).
Ci sarà la deputata Maria Elena Boschi, che del disegno di legge è stata relatrice. E poi, dall’Irccs San Camillo, il direttore scientifico Pierfranco Conte, il suo vice Giorgio Arcara e la direttrice del laboratorio di Neuropsicologia Francesca Burgio. Ancora, i docenti Valentina Guarneri, direttrice dell’Uoc Oncologia 2 dello Iov, e Giuseppe Ippolito (UniCamillus). E poi Franco Perrone, presidente dell’Associazione italiana di oncologia medica; Marco Zibellini, a capo della Direzione tecnico-scientifica di Farmindustria; infine, Renzo Pegoraro, cancelliere della Pontificia Accademia per la vita.
Per partecipare all’evento è necessario prenotare la propria presenza scrivendo un’e-mail all’indirizzo comunicazione@hsancamillo.it.

Nel corso della tavola rotonda, i partecipanti discuteranno della legge approvata dal Parlamento, e poi delle implicazioni neurocognitive della malattia e delle terapie.
Approvato a inizio agosto dalla Camera, il testo è stato licenziato definitivamente il 5 dicembre scorso, con voto unanime dei senatori. In Italia, coinvolge quasi un milione di cittadini: sono tanti a essere guariti dal tumore da almeno dieci anni, e ad avere, quindi, un’aspettativa di vita pari a quanti non si sono mai ammalati.
Fino al 4 dicembre scorso, di fronte a richieste di ordine amministrativo o di fronte alla sottoscrizione di contratti di lungo respiro, avevano l’onere di dichiarare la loro malattia pregressa. Un ulteriore aggravio psicologico, ma anche una forma di discriminazione, che poneva queste persone in una situazione di svantaggio.
Adesso, grazie alla nuova norma, non è più così.
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