Olimpiadi Milano-Cortina, l'ex campione di sci Alberto Tomba: «Piste perfette, ma non le strade»
L’ex campione di sci critica i lavori sull’Alemagna: «Vanno avanti a rilento. I fans delle gare femminili dovranno tribolare»

Alberto Tomba lancia la volata alle Olimpiadi invernali promuovendo piste e impianti di Cortina, meno le strade.
Da Trento dove ha preso parte venerdì sera al Festival dello Sport, l’indimenticato campione ha detto la sua sulla marcia di avvicinamento alle Olimpiadi invernali di Milano Cortina, senza peli sulla lingua.
«Sono certo che le piste saranno perfette, del resto nessuno prepara le piste da sci come facciamo in Italia. Il problema sono le strade. Quelle saranno sicuramente meno perfette».
Applausi dalla platea a confermare la più grande preoccupazione della ormai prossima rassegna a cinque cerchi.
«Raggiungere Cortina è complicato», ha rincarato la dose l’Albertone nazionale, «dispiace ma è la verità. Lo era prima e lo è adesso. I lavori ci sono ma vanno avanti a rilento. Dubito che per febbraio sarà tutto a posto. Saranno più fortunati coloro che raggiungeranno Bormio per assistere alle gare di sci alpino maschile.
Per i fans delle gare femminili ci sarà da tribolare un po’ di più. Una doppietta Bormio – Cortina è improponibile, in macchina ci vorranno sette ore se tutto va bene».
Viabilita a parte, Alberto Tomba ci sarà a Cortina, confermando una presenza diventata fissa nelle tappe di Coppa del Mondo degli ultimi anni. Uno che di Olimpiadi qualcosa ne sa. «Sono l’evento sportivo più importante di tutti.
Ricordo benissimo che le mie vittorie contribuirono a cancellare per qualche giorno il calcio dalle prime pagine dei giornali. Le Olimpiadi sono una manifestazione a sé, niente a che vedere con la Coppa del Mondo.
È un evento che toglie fame e sonno. Ricordo compagni che prima di andare al cancelletto vomitavano per la tensione. E la tensione può giocare brutti scherzi. In pochi minuti ti giochi quattro anni di lavoro e sacrifici. E poi una partecipazione alle Olimpiadi non è mai scontata. Oggi ci sei, tra quattro anni chissà».
A proposito di Cortina e del suo rapporto speciale con la nazionale azzurra femminile di sci alpino, Tomba ha sottolineato come: «Le nostre ragazze sono molto legate all’Olympia delle Tofane, Sofia Goggia in modo particolare. Sarà uno spettacolo, i problemi come detto sono concentrati altrove, lontano dalle piste».
Sempre a proposito di Cortina, Tomba ha parlato dell’amicizia che lo lega a Kristian Ghedina ed ha rivelato un retroscena su Deborah Compagnoni, oro olimpico nel 1992 nello stesso giorno del bolognese.
«Fu proprio la sua vittoria a caricarmi. Vinse col pettorale numero 6, anche io avevo il 6. Ho detto “se ha vinto Debby devo farlo anche io”».
L’ultimissima sulla sua carriera, con una rivelazione dal retrogusto amaro: «Potevo andare avanti fino a quarant’anni. A ripensarci oggi, forse ho smesso troppo presto anche se lo sci di oggi mi fa paura. In gigante scendono a cento all’ora».
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