Open Air, la costa veneta sfida il Garda: boom nei campeggi per i ponti primaverili

Dopo un avvio bagnato il 25 aprile, l’open air veneto cresce con numeri positivi: 279mila presenze tra il 18 aprile e il 3 maggio. Cavallino e Jesolo trainano a Pasqua, Sottomarina brilla il 1° maggio con l’81% di occupazione

Giovanni Cagnassi
Open Air, la costa veneta sfida il Garda: boom nei campeggi per i ponti primaverili
Open Air, la costa veneta sfida il Garda: boom nei campeggi per i ponti primaverili

Strutture ricettive open air, la costa veneta sfida il lago di Garda dopo i primi ponti. Manca ancora quello del 2 giugno, ma i segnali sono incoraggianti per tutti. Dopo un inizio un po’ incerto il 25 aprile, sotto la pioggia, il bel tempo ha poi favorito i campeggi e i villaggi turistici del Veneto. E il bilancio tracciato da Faita Federcamping, attraverso i numeri dell’indice Hbenchmark, è positivo.

L’open air continua a crescere. «Il turismo open air è per sua stessa definizione una forma di impresa e di vacanza a contatto con la natura, vive e si sviluppa all’aria aperta, i paesaggi naturali sono la sua cifra», spiega Alberto Granzotto, presidente di Faita Federcamping, «quelli che un tempo venivano identificati come elementi di una vacanza minore, oggi sono invece il valore aggiunto di soggiorni di alto livello qualitativo.

L’Open Air viene finalmente apprezzato per quello che è grazie agli investimenti in termini di alloggi e servizi, confortevole e con standard molto elevati. Una nuova filosofia di vacanza improntata all’accessibilità, alla sostenibilità, alla qualità e all’innovazione».

Il campione - 29 strutture fra le 2 e le 5 stelle con un’offerta di circa 16.500 unità - restituisce un dato decisamente incoraggiante. Le presenze, cioè il numero totale di notti trascorse nelle strutture campione fra il 18 aprile e il 3 maggio, sono state quasi 279mila. Le performance migliori si sono registrate durante le festività pasquali, con un picco del 65% di occupazione media nella notte tra il sabato e la domenica di Pasqua e durante il ponte del Primo Maggio, con un picco del 64% nella notte di venerdì 2 maggio.

Tra la costa veneta e il lago di Garda, la migliore performance sull’occupazione media giornaliera delle strutture è del lago, con picchi del 71% a Pasqua e del 87% durante il ponte del 1° maggio. Nel confronto tra Alto Adriatico Nord, Jesolo e Cavallino, e Sud, Chioggia e Sottomarina, invece, il primo ha avuto risultati migliori a Pasqua: fino al 63% di occupazione media. Il secondo invece durante il ponte della Liberazione, fino a 44%, e soprattutto il 1° maggio, raggiungendo l’81% di occupazione media giornaliera delle strutture grazie a una composizione della clientela che ha visto una prevalenza del mercato italiano rispetto a quello internazionale.

Buoni i dati sulla permanenza di ospiti. La durata media del soggiorno nelle piazzole è stata di poco superiore alle 7 notti ed è stata mediamente più lunga rispetto alle altre tipologie di alloggio.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova