Padova, debutta il semestre filtro per Medicina. Gli studenti: «Solo più confusione»

All’hub di Ingegneria il primo giorno del percorso che sostituisce il vecchio test d’ingresso. Lezioni miste, guide di sopravvivenza e ansia per le prove finali di novembre. La critica: «Più stress che col vecchio numero chiuso»

Costanza Francesconi
Primo giorno senza il test medicina a Padova
Primo giorno senza il test medicina a Padova

Sette e quaranta di mattina. Il piazzale davanti all’hub di Ingegneria, in zona Fiera a Padova, è già stracolmo di studenti. Qualcuno è partito molto presto da casa e ancora addossa la giacca di jeans. Sono le matricole del primo semestre aperto (3.687 iscritti complessivi al Bo), da quest’anno chiave d’accesso a Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria e Medicina veterinaria. I sei mesi filtro, inediti ed entrati nel vivo ieri, lunedì 1° settembre, hanno visto 700 candidati assieparsi con largo anticipo fuori dalla sede universitaria padovana. Nelle chiacchiere concitate sono sentimenti contrastanti: in ordine l’incertezza per un inizio d'anno percepito come in bilico, il timore di non passare il taglio e ritrovarsi al palo, ancora la nostalgia per il test d’ingresso aut-aut così com’era ante riforma Bernini e infine, frizzante, l’entusiasmo per un’avventura tutta da vivere.

Parte il semestre filtro di Medicina a Padova, la rettrice Mapelli accoglie matricole e docenti

“Avrei preferito la formula d’ingresso in vigore fino all'anno scorso” racconta Giorgia Tonazzo, aspirante medico legale, originaria di Dolo. “Da quest’state”, continua la ragazza, “avverto nelle chat delle matricole una spiacevole apprensione e forte competizione in vista delle prove finali. Incrocio le dita”.

Alle 8 in punto il serpentone di studenti e studentesse è entrato dalle porte scorrevoli del polo ingegneristico in via Tommaseo mentre Francesca Caratozzolo, consigliera (eletta con la lista Udu) degli studenti nella Scuola di Medicina e chirurgia, distribuiva con altri del sindacato universitario una “Guida di sopravvivenza al semestre filtro”. Nel pieghevole si trovano informazioni riguardo gli esami ("cosa fare alla fine del semestre”) e su alloggi, residenze e studentati Esu, l’ente regionale per il diritto allo studio universitario. Dritte a proposito di aule studio e biblioteche vicine, applicazioni utili da scaricare. Un vademecum, insomma, per orientarsi in questi primi giorni di didattica live, che alternata a quella da remoto andrà a comporre la corsa agli esami decisivi di novembre e dicembre nelle materie Chimica e propedeutica biochimica, Fisica e Biologia.

Debutta Medicina senza test d'ingresso, ecco le matricole al loro primo giorno a Padova

“Spero e confido che partecipare a delle lezioni tenute da professori universitari mi sia più d’aiuto, in vista dei test, che non affrontare lo studio da solo. Certo la paura di non farcela è tanta” confessa Matteo Candoni, di Portogruaro. Alla domanda se meglio prima, o dopo la riforma, risponde schietto: “Prima. Se non altro, io ho potuto sospendere gli studi intrapresi l'anno scorso in Chimica e tecnologie farmaceutiche, e so di poterli riprendere direttamente dal secondo semestre del secondo anno qualora non entrassi a Medicina. Certo mi domando come possa viversela chi non ha questa opportunità”. Come lui, anche Nicola Fiorenzato, residente a Pionca di Vigonza, avrebbe preferito la vecchia prassi. “Questa novità sposta solo in avanti il test e l’ansia che ne consegue”, dice, “ma intendo affrontare il cambiamento con positività, consapevole che c’è sempre più bisogno di personale medico-sanitario, e quindi di persone che vogliano seguire questo percorso”.

Studenti di medicina all'università di Padova
Studenti di medicina all'università di Padova

Puntualissimi, la rettrice Daniela Mapelli e il prorettore con delega alla didattica, il professor Marco Ferrante, hanno fatto il giro delle classi per dare il benvenuto e augurare l'in bocca al lupo ai nuovi arrivati. “Ci troviamo all’hub di Ingegneria dove per tutto il mese di settembre gli studenti avranno la possibilità di frequentare le lezioni anche in presenza oltreché, per chi non può essere presente, di frequentarle online” ha ricordato la Magnifica, aggiungendo: “Siamo passati per augurare a tutti il meglio, e a ringraziare anche i nostri docenti che si sono dedicati tantissimo alla preparazione di questo semestre”. Sono ventisei i professori del Bo insegneranno nelle prossime settimane. “Un impegno grandissimo per il nostro ateneo”, evidenzia Ferrante, “rivolto a più di 3.600 studenti, dei quali ogni giorno 1.200 sono invitati in presenza, a vivere per quanto possibile in queste quattro settimane di settembre la vita universitaria, a conoscere i propri colleghi”. L’Udu, dal canto suo, resta granitico nel suo scetticismo sulla riforma.

"Una mossa propagandistica che non porterà un aumento dei medici in Italia ma solo a più confusione tra gli studenti”, è il commento di Matteo Greggio, eletto al Consiglio nazionale degli studenti universitari. “Siamo favorevoli a un superamento del sistema del numero chiuso", aggiunge, "e a un’impostazione che non continui a replicare logiche molto concorrenziali tra gli studenti”. Luci e ombre si distingueranno in divenire, ora è in divenire, intanto il sipario a Medicina si è finalmente alzato.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova