Paolo Conte e il concerto a Padova"Amo il pop di classe"

Intervista al cantautore astigiano che lunedì 22 febbraio sarà al Gran Teatro di Padova. Dal vivo proporrà nuove versioni di vecchi successi e canzoni recenti
Paolo Conte
Paolo Conte
PADOVA. Paolo Conte si esibirà al Gran Teatro di Padova, lunedì 22 febbraio. L’avvocato astigiano, 73 anni, uno dei più grandi cantautori italiani, è anche uno dei pochi artisti di casa nostra ad essere apprezzato un in tutto il mondo, in Europa ma anche in America. Nel ’74 Paolo Conte comincia la sua brillante attività di cantautore. Bruno Lauzi lancerà «Onda su onda» e «Genova per noi», Enzo Jannacci porterà al successo «Bartali». La versione di «Gelato al limon» di Lucio Dalla e Francesco De Gregori aiuterà il grande pubblico a scoprire finalmente il Paolo Conte cantautore. L’artista ormai ha alle spalle 13 album registrati in studio e 5 dal vivo e successi come «Vieni via», «Sotto le stelle del jazz» e «Gli impermeabili». Raffinato musicista, amante del Dixieland, dello Swing, della musica classica e dei ritmi latini, Conte è anche un autore di testi poetici ed originali. L’abbiamo intervistato.


Maestro, come ha costruito la scaletta del suo nuovo spettacolo?

«Con nuove versioni di vecchi successi e canzoni più recenti».


Lei ha dichiarato di avere sempre i cassetti pieni di musica, essendo veloce nel comporre le parti musicali, ma che i testi le arrivano anche dopo molto tempo. Le è mai successo di avere l’urgenza di scrivere un testo prima ancora di pensare alla musica?

«Sì, mi è capitato con la canzone “Boogie”».


Qualche anno fa è uscito un suo disco con una raccolta di brani jazz strumentali incisi negli anni ’60 accanto a delle registrazioni recenti. Le è mai venuta voglia di progettare ed incidere un album solo strumentale?

«Sì, ma non necessariamente di jazz».


Nei suoi testi si parla sempre di personaggi del passato o legati ad un contesto quasi mitologico. Si tratta di un modo per fuggire dalla mediocrità dell’attualità?

«Parlo di cose che, semplicemente, conosco meglio».


Sta lavorando ad un nuovo album? Può fare delle anticipazioni?

«Mi spiace, ma non posso proprio fare anticipazioni».


Dopo il successo del complesso progetto «Razmataz», lei più volte ha dichiarato che le piacerebbe fare un musical. Pensa che ci siano le condizioni per concretizzare questa idea?

«Non ci sono, perché costerebbe troppo e avrei bisogno di specialisti molto difficili da trovare».


E’ notorio che le sue radici musicali siano legate al vecchio jazz e alla musica classica però recentemente ha scritto un’entusiastica presentazione per il primo album della giovane Malika Ayane. Ci sono degli artisti pop che la intrigano particolarmente?

«Non voglio fare nomi, ma il pop di classe mi piace molto».


I suoi brani sono stati interpretati dai più grandi cantanti italiani, c’è una di queste esecuzioni che l’ha colpita più delle altre?

«Sempre “Azzurro” cantata da Celentano».


I biglietti per il concerto sono in vendita nei circuiti online Ticket One, VivaTicket, Happy Ticket e nelle prevendite autorizzate Zed, Azalea e Box Office. I prezzi: 45 euro (tribuna numerata), 57 (platea numerata), 69 (platea gold) e 80 (poltronissima).
Argomenti:concerti

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova