Partenariato pubblico-privato Il Veneto è secondo in Italia
VENEZIA. Cresce il mercato del partenariato pubblico e privato, anche se è ancora da perfezionare. Il Veneto comunque è la seconda regione che utilizza la formula di partenariato pubblico e privato, preceduta da Lombardia e seguita dal Lazio. Venezia è la prima per numero di bandi (525 seguita da Verona, Vicenza, Padova, Treviso, Belluno e Rovigo), mentre Verona è la prima per importo con quasi cinque miliardi (seguita da Vicenza, Venezia, Treviso, Padova, Belluno e Rovigo).
Ieri all’Università di Architettura Iuav è stato presentato il primo rapporto elaborato da Cresme sui dati dell’Osservatorio sul PPP (partenariato pubblico privato) Veneto dell’ateneo, utili per capirne le criticità e le opportunità. Dal 2002 al 2018 la Regione ha indetto 2599 bandi di gara che prevedevano una collaborazione con il privato per un totale di quasi dodici miliardi (11. 903. 052. 925 euro). Nel 2019 gli appalti di questo tipo hanno superato i due miliardi e mezzo di euro, toccando i valori più alti dal 2002. La crescita è costante: nel 2002 sono state indette 29 gare contro le 295 del 2019, segno anche che il pubblico ha sempre meno risorse e si rivolge quindi sempre di più al settore privato. Non è un caso infatti che, su 563 comuni del Veneto e 5539 in Italia, ben 458 abbiano utilizzato almeno una volta il partenariato pubblico privato.
Nel 2019 si registra inoltra una forte impennata per otto iniziative come il bando di gara dell’Azienda Zero, l’ente di governance della Sanità Regionale Veneta, che ha messo in gara oltre un miliardo e mezzo per la gestione energetica e tecnologica degli impianti; il bando da 529 milioni indetto da Acque del Chiampo Spa per un impianto di rifiuti e il bando da 209 milioni indetto da Veritas Spa per il trattamento dei rifiuti urbani nella Città Metropolitana di Venezia e di Mogliano con project financing. La maggior parte di questi soldi è per il settore trasporti: 146 bandi per un totale (il più altro tra le varie voci) di 5, 3 miliardi.
I più grandi investimenti sono gli interventi per le autostrade realizzati con il project financing: in tre casi però l’esito è stato negativo. L’aggiudicazione è stata infatti revocata per l’autostrada Medio Padana Nogara-Mare Adriatico; per l’anello circonvallatorio a Nord di Verona e per la SR 10 Padana Inferiore. Proseguono invece i lavori per la Pedemontana ed è in corso la gara per il collegamento tra l’A4 Venezia-Trieste e Jesolo e litorale.
Al primo posto degli interventi PPP ci sono impianti sportivi, seguiti da edilizia sociale, arredo urbano, energia e telecomunicazioni, trasporti, strutture ricettive e cimiteriali, edilizia scolastica, parcheggi e altro. Sei le criticità da perfezionare tra cui carenza nel controllo delle performance e debole capacità tecnica delle amministrazioni appaltanti. —
Vera Mantengoli
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