«Passiamo tutti di lì, uno shock» E’ padovano il direttore di Arpal

Carlo Emanuele Pepe, 54 anni, tre figli, padovano, per cinque anni è stato direttore generale dell’Arpav: da due anni e mezzo è direttore generale dell’Arpal Liguria, analoga agenzia regionale protezione ambiente.
«E’ stato più che scioccante, a Genova per il ponte Morandi ci si passa sempre, tutti. Io ci ero passato il giorno prima, il mio direttore tecnico dieci minuti prima del crollo: stava portando la figlia all’aeroporto. Sono stato tutto il giorno ininterrottamente al telefono. Per ora non sono emerse problematiche ambientali, nemmeno per quanto riguarda il canale». Carlo Pepe spiega che comunque bisogna attendere lo sgombero dei rottami precipitati per poter fare una valutazione precisa.
«Dopo lo sgombero dei detriti vedremo i danni causati alle due aziende lì sotto, una delle quali è una municipalizzata». Spiega Pepe che nei capannoni non ci sono sostanza pericolose ma che l’Arpal continua i monitoraggi. «Adesso dovremo riorganizzare tutte le nostre attività di controllo e monitoraggio di acqua e aria e ricalibrarle in base alla nuova viabilità che dovrà essere organizzata al più presto. E non sarà una cosa semplice. Stanno cercando di riaprire una strada, il problema di far defluire il traffico e i grandi mezzi è veramente enorme».
E ancora: «Con il nostro servizio meteo» continua il direttore generale dell’Azienda regionale protezione ambiente della Liguria, stiamo dando un focus specifico ad uso degli elicotteristi che sono in servizio sopra la zona della la Protezione civile». —
A.PI
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