Plastica in canale, l’impegno del Bucintoro

Chi voga entra in tale sintonia con la laguna da diventare un unico corpo. Così, quando i soci della Reale Società Canottieri Bucintoro hanno visto che i canali erano sempre più pieni di plastica, hanno capito che bisognava intervenire.
Non si sono limitati a raccogliere lattine e bottigliette, ma hanno comprato una lavastoviglie da utilizzare per le feste in remiera e realizzato una borraccia da portarsi in giro in barca. Nel giro di poco sono diventati la prima remiera plastic-free.
«Qualche mese fa andando fuori in barca ci siamo accorti che era un disastro di residui di plastica ovunque» racconta Marco Menegatti della Bucintoro «Noi dai Magazzini del Sale andiamo a vogare in Giudecca, passando per Rio della Croce, proprio dove la plastica si accumula». Impossibile rimanere indifferenti davanti a una laguna punteggiata di scarti difficilmente biodegradabili. «Già quando si trovavano copertoni e bottiglie venivano raccolti» prosegue Menegatti «Abbiamo però pensato a un certo punto di istituzionalizzare la pratica».
L’occasione è stata l’iniziativa “Un mare di plastica” del Ministero dell’Ambiente che invitava alla pulizia delle acque, come hanno fatto i soci della remiera.
«Abbiamo notato che la plastica veniva utilizzata molto spesso, sia come bottigliette da portare via quando si vogava e sia quando si tornava per rinfrescarci» continua «Così ci siamo detti basta, eliminiamo tutto».
In effetti quando si realizza quanta plastica si utilizza nella quotidianità, si capisce anche quanto se ne può fare a meno o come si può sostituire. «Ci siamo riforniti di carta riciclata e abbiamo eliminato le bottiglie, facendo una nostra borraccia della Bucintoro logata. Ne sono andate a ruba già 150».
In remiera è molto frequente fare delle feste, ma come eliminare la plastica in quelle occasioni? «Abbiamo comprato una lavastoviglie in modo che, quando facciamo un garangheo, mettiamo i piatti di ceramica a lavare, così come forchette e coltelli».
Per diffondere la pratica le barche della Bucintoro sono state munite di una retina in modo da incentivare la raccolta della plastica per chi va a vogare in laguna. «La plastica che viene riportata nella remiera viene poi smaltita normalmente - spiega Menegatti - addirittura a un certo punto alcune persone hanno espresso il desiderio di uscire proprio per compiere missioni antiplastica, tornando indietro con mascarete cariche di bottiglie e altri pezzi».
Tutti si sono appassionati all’iniziativa, dai più giovani ai più anziani. Menegatti sostiene che la maggior parte delle bottiglie siano portate in acqua dal vento che le sposta dai cestini che sono sempre carichi. La Bucintoro è stata la prima remiera ad adottare un comportamento plastic free, ma soprattutto a diffondere il comportamento di rispetto per l’ambiente.
«Abbiamo affisso dei manifesti all’ingresso della Bucintoro per i turisti dove c’è scritto che chi vuole entrare a riempiere la propria borraccia lo può fare gratuitamente da noi - conclude Menegatti - l’iniziativa funziona e non ci è voluto nemmeno tanto tempo per assimilare le nuove buone abitudini, quindi invitiamo tutti a provarci perché sono azioni che fanno bene perché si aiuta concretamente il Pianeta».
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