Q8 vieta i distributori a luci rosse
Si infiamma la polemica sui distributori di articoli a luci rosse (pornovideo e oggetti hard) aperti in alcune aree di servizio, soprattutto all’Arcella. La compagnia petrolifera araba Q8, appellandosi a ragioni etiche e religiose, ha tassativamente vietato ai benzinai del suo circuito di metter in vendita questo genere di merce. Ma in proposito, le stesse associazioni di categoria si dividono.
Così, dopo la presa di posizione del presidente provinciale di Figisc-Ascom, Paolo Padoan, che ha espresso la sua totale contrarietà, scende in campo anche il presidente della Faib-Confesercenti (la sigla che rappresenta la maggior parte dei 180 benzinai di città e provincia), Walter Bertazzo, il titolare dell’impianto Agip alla Guizza: «Da quando il prezzo del carburante è volato alle stelle, i nostri introiti sono calati sino al 15-20% perché la vendita del gasolio e della benzina accusa un pesante calo», sostiene Bertazzo «non a caso il Governo, su sollecitazione dei nostri sindacati d’impresa, ci ha concesso la possibilità di commercializzare anche altri articoli, tra i quali, ad esempio, quelli collegati alla ristorazione. Quindi non vedo perché, in questi tempi di vacche magre, non possiamo concedere l’autorizzazione a società esterne d’installare i distributori di materiale erotico. E’ un’attività collaterale e sta riscuotendo il gradimento dei clienti in città, in provincia, e anche negli impianti di Padova Est e Padova Sud. Tutti parlano di libero mercato, e allora che ciascuno sia libero di vendere e comprare ciò che la legge consente».
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