Rambaldi: «Puntare sulla sostenibilità così ripartiremo»

L’INTERVISTA
«Il mercato del lusso ha avuto un rimbalzo incredibile, grazie ai mercati asiatici, ma c’è una grande parte del settore moda in grossa difficoltà: Stato e Regione devono intervenire. I fondi stanziati fino ad oggi sono una presa in giro». Andrea Rambaldi, dopo varie esperienze nel settore, nel 2009 ha fondato Fashionart, azienda padovana specializzata nella ricerca e sviluppo di tessuti, progetto e produzione di capi di abbigliamento per l’alta moda e di design. Con 25 collaboratori diretti nella sede di Limena, ha fatturato 6,3 milioni nel 2020. È presidente del gruppo Moda Sport e Calzatura di Assindustria Venetocentro e Fondazione ITS Cosmo.
Presidente Rambaldi, come si è aperto il 2021 per la sua azienda?
«Prosegue l’andamento positivo iniziato ad agosto: un rimbalzo con numeri quasi superiori al 2019 come quantità. Si tratta di una ripresa sostanziale e sostenuta, grazie ai mercati orientali».
Come vede il settore della moda in Veneto?
«Dopo il turismo siamo stati i più colpiti dalla pandemia. Un impatto senza precedenti, perché la moda vive molto di mobilità, di fisicità, ed è per questo che la campagna vaccinale è oggi la priorità per poter tornare ad allestire fiere, a viaggiare e soddisfare la domanda di qualità e di Made in Italy. La filiera veneta della moda è sempre stata di qualità e completa, ma ora alcuni settori sono in sofferenza, come quello delle confezioni. Laboratori artigianali hanno dovuto chiudere per mesi a causa di quarantene dei dipendenti. E purtroppo alcuni non hanno più riaperto, pur avendo lavoro».
Come sta cambiando la filiera della moda?
«Per il settore di qualità media a causa del Covid ci sono stati problemi di approvvigionamento con i mercati asiatici e Turchia. In Europa e Italia è in atto il reshoring, ma dobbiamo offrire una capacità produttiva sufficiente. E le aziende vanno sostenute fino alla ripresa».
Su cosa devono puntare le aziende della moda?
«Il mondo dell’abbigliamento sta andando verso la sostenibilità, le aziende di tutta la filiera si devono organizzare in maniera veloce. A causa del Covid c’è stata un’accelerazione incredibile da questo punto di vista, chi sarà pronto potrà sfruttare molte opportunità. Le istituzioni devono mettere a disposizione delle piccole realtà una parte del Recovery Fund per aiutarle nella trasformazione verso la sostenibilità sociale ed economica». —
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