Rapina con un morto a Napoli: i due banditi sono carabinieri

Uno è chioggiotto, l'altro napoletano: sono rimasti feriti e sono piantonati in ospedale. Morto il figlio del titolare del supermercato

NAPOLI. Una rapina finita male, una sparatoria che lascia sul campo un morto, nove feriti e un epilogo inquietante: secondo gli inquirenti i due rapinatori che ieri all’ora di pranzo hanno assaltato un supermercato di Ottaviano, nel Napoletano, sono due carabinieri in servizio al battaglione di Mestre. Gli stessi che in un primo momento avevano spiegato di essere intervenuti per dare la caccia ai banditi.

Gli arrestati sono due giovani militari in servizio al battaglione di Mestre, Jacopo Nicchetto, 34 anni di Chioggia, e Claudio Vitale, un 41enne di Cercola (Napoli), entrambi in permesso ordinario. Dal loro racconto sono emerse forti contraddizioni che fanno ritenere agli inquirenti che siano coinvolti nell'esecuzione del colpo. Nei loro riguardi sono ipotizzati i reati di rapina aggravata e, dopo la morte del figlio del titolare del supermercato, anche l'omicidio.

Il decreto di fermo è stato emesso dalla Procura di Nola sulla base degli elementi raccolti dai carabinieri di Torre Annunziata. Entrambi i carabinieri fermati sono stati sospesi dal servizio con effetto immediato. Pure loro rimasti feriti nella sparatoria, ieri sera erano ancora ricoverati nell’ospedale Villa Malta di Sarno, Salerno. Il carabiniere chioggiotto con un proiettile incastrato nella natica destra, il napoletano con una frattura delle ossa nasali. «Nessuno di loro», spiegava ieri sera al telefono il direttore sanitario Vincenzo Crescenzo, «è in pericolo di vita o in gravi condizioni».

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