Riva rinuncia allo stipendio. «Solo calunnie»
La compagna dell’europarlamentare Borrelli mantiene però l’incarico con la Adinolfi

TREVISO. Maria Angela Riva, 44 anni, trevigiana, fa un passo indietro. Non rinuncia all’incarico di tirocinante nello staff di Isabella Adinolfi, eurodeputata pentastellata, incarico che ha sollevato una bufera politica essendo Riva la compagna di David Borrelli, eurodeputato trevigiano, primo consigliere comunale grillino d’Italia. Ma soprattutto big del movimento, pupillo di Grillo, uno dei tre referenti della piattaforma web Rousseau, vicinissimo a Davide Casaleggio, dopo esser stato molto legato al padre Gian Roberto.
Ma Riva rinuncia allo stipendio (fra i 1200 e i 1400 € mensili). «Pur sentendo il peso di questa ingiustizia come un macigno, volontariamente e in totale autonomia, solo per togliere la macchia della calunnia nei confronti delle persone coinvolte, continuerò la collaborazione con Isabella Adinolfi, che ha sostenuto il valore della sua scelta fino alla fine, che ha voluto che il nostro rapporto di collaborazione fosse regolarizzato e reso trasparente con una correttezza ormai rara, e che si batte proprio per i precari del mondo della cultura. Ma senza retribuzione alcuna», dice Riva in una nota.
Il caso è comunque esploso, dentro e fuori il movimento, dove i tanti avversari di Borrelli non hanno certo fatto quadrato. Le tossine – dal caso Farage alle polemiche recenti sul gruppo consiliare in Veneto, agli incarichi incrociati a fidanzate e familiari, ad esempio in Sicilia – si moltiplicano.
«Non è giusto nei confronti del mio compagno, che nulla c’entra in questa vicenda», insiste Riva, «Polemiche e strumentalizzazioni dovrebbero stare a zero, a meno che non si voglia confutare anche il fatto che io possa avere una qualsiasi collaborazione a titolo gratuito. O si vuol sindacare sulle mie scelte personali e sul tempo che dedico alle mie passioni? »
L’eurodeputata Adinolfi, dal canto suo, si muove dal caso Borrelli – Riva per denunciare «la fondatezza di quanto sostenuto in questi giorni da Di Maio». Ovvero, continua, che «la regola oggi in Italia è “dai addosso ai 5 Stelle per qualsiasi sciocchezza, ma copri tutti gli altri partiti per le cose gravi”». E conclude: «Siamo allo sciacallaggio politico, intellettuale e morale, nessuno ha pensato che Maria Angela fosse al mio fianco per professionalità e competenze: definire una donna solo come “compagna di”, è sessista, accusa che scredita tutte le professioniste donne, che dovrebbero reagire compatte sdegnate. La scelta di Maria Angela le fa onore e smentisce qualsiasi pettegolezzo»
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova
Leggi anche
Video








