Rovigo, l’azienda è in crisi il titolare si toglie la vita
ROVIGO. Un altro imprenditore veneto suicida per la crisi. È stato trovato morto ieri nel suo ufficio, con accanto la pistola con la quale si è sparato un colpo alla tempia, Nerino Solera, 72 anni, titolare dell’omonimo azienda produttrice di intimo per donna a Santa Maria Maddalena di Occhiobello (Rovigo). Sono stati i familiari a trovare il corpo, nell’ufficio vicino al capannone. Poi hanno chiamato i carabinieri . Immediate le indagini e pare che sui motivi del suicidio ci siano pochi dubbi (anche se pare che soffrisse anche di qualche problema di salute). La pistola da cui è partito il colpo era detenuta legalmente dal 72enne imprenditore.
L’azienda Solera, frutto di una vita di lavoro e impegno, da tempo si trova in una situazione di crisi economica. Difficoltà, che sono esplose alla fine del 2011 a causa di un netto calo di commesse. In pochi mesi la Solera si è ritrovata a fare i conti con una concorrenza dai costi insostenibili. E così è arrivato il ridimensionamento dei programmi aziendali e poi il ricorso al concordato preventivo. I dipendenti, scesi a poco più di una quindicina, erano già stati messi in cassa integrazione per una anno. Pochi giorni fa azienda, sindacati e associazione industriali, hanno firmato un accordo per l’apertura della procedura di mobilità su base volontaria. Una strada per dare la possibilità ai dipendenti di ricollocarsi immediatamente in caso di nuovi sbocchi professionali. Ma evidentemente il veder sgretolarsi il frutto di una vita di lavoro deve aver innescato in Nerino Solera dubbi e malesseri che, in base ad una prima ricostruzione, lo avrebbero portato al proposito autodistruttivo.
Nerino Solera lascia la moglie Maria, e i figli Cristiano ed Emanuela. Il primo si occupa dei rapporti con l’estero per l’azienda. La seconda invece gestisce il negozio outlet Solera di via Eridania a Santa Maria Maddalena, uno store, aperto poco meno di due anni fa, in cui vengono venduti al pubblico i capi di abbigliamento intimo ideati nello stabilimento di via Nazionale, prodotti in vari stabilimenti all’estero e poi commercializzati sul territorio nazionale e non solo.
Nerino Solera era residente a Ferrara ma domiciliato a Occhiobello. Era però originario di Papozze, da dove era partito molti anni fa per impiantare la sua avventura imprenditoriale a Santa Maria. Ed era rimasto legato al suo paese di origine, tanto che alla fine del novembre 2011 aveva contribuito in modo decisivo alla ristrutturazione del campanile della chiesa di San Bartolomeo. Una donazione ricordata proprio da una targa sullo stesso campanile, scoperta il 28 novembre del 2011.
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