Rugby. Infortunato Ange Capuozzo, il 6 Nazioni si chiude in anticipo

Colpito ad una scapola l’Angelo Azzurro si ferma e non giocherà contro il Galles. La notizia arriva dal suo club,  il Tolosa, ma la Fir spera in un recupero sprint per il talento premiato con l’Oscar “ovale” come migliore rivelazione al mondo

Fabrizio Zupo

Ange Capuozzo infortunato. Il ragazzo prodigio che ha riacceso la luce sul rugby azzurro con uno slalom a Cardiff e a suon di mete ad Australia, Sudafrica e Francia, preso di mira dagli inglesi a Londra e sabato scorso all’Olimpico contro l’Irlanda (centrato da due placcaggi da rosso diretto) ha subìto un colpo alla scapola.


L’Angelo Azzurro ferito proprio ad un’ala, impedito a spiccare i suoi voli da vertigine, chiude in anticipo il Sei Nazioni. Anche se la Fir spera decisamente in un recupero sprint.
Il rugbista italiano più conosciuto anche dal pubblico “non ovale”, premiato a novembre con l’Oscar del rugby mondiale per la miglior rivelazione del 2022, si ferma.
La notizia arriva dalla Francia, parte dal suo club, il Tolosa dove è tornato per la pausa del Sei Nazioni ed è rimbalzata ieri sul sito di Rugbyrama-Midi Olimpique, il periodico specializzato più prestigioso oltralpe.

«Brutte notizie per l’Italia e lo Stade Toulosain» scrive Rugbyrama «Ange Capuozzo dovrebbe saltare la fine del Torneo 6 Nazioni. Per il Tolosa, questo infortunio si aggiunge a quello di Anthony Jelonch, colpito al ginocchio contro la Scozia. Capuozzo ha giocato tutta la partita contro l'Irlanda. Ma non dovrebbe più essere in grado di proseguire il Torneo. È stato colpito alla scapola e non sarà disponibile per diverse settimane. Nella migliore delle ipotesi si spera nel ritorno dell'ex giocatore di Grenoble per l'avvio della fase finale di Champions Cup. Domenica 2 aprile quando lo Stade Toulousain ospiterà la franchigia sudafricana dei Bulls».

L’estremo riceve ormai attenzioni particolari. Era stato puntato già a Londra dove i suoi sprint sono spesso stati spenti sul nascere da una doppia marcatura. A Roma era stata annunciata un’attenzione maggiore dagli irlandesi: tre uomini addosso. Tanto che Kieran Crowley aveva commentato: «Lo marcano in tre? Meglio ci sarà più spazio per l’attacco dei nostri». Ma nel caso dei placcaggi al collo di McCloskey (1,93 per 111 kg) e di quello lanciato di Bundee Aki (1,82 per 102 kg) è parso miracoloso non vederlo fuorigioco. Placcaggi che Adamson ha sanzionato senza cartellini. Capuozzo fisico normale (1,77 d’altezza per 71 kg) rispetto alla media delle stazze in campo, è un fuoriclasse con tempi di reazioni fantastici: evita contatti, immagina e anticipa vie di fuga fra sprint e slalom difficili da prevenire.


La Fir spera decisamente nel recupero. Il presidente della Federugby, Marzio Innocenti ha commentato così l’infortunio, anche in vista della prossima sfida contro il Galles sabato 11 marzo a Roma, match simbolo per il ragazzo di Grenoble: «Con Ange o senza Ange la nostra squadra raggiungerà gli obiettivi che si è prefissata e comunque non sono sicuro che Ange Capuozzo non sarà disponibile visto che i nostri medici e fisioterapisti sono certi di recuperarlo».
Dopo Jack Polledri colpito duro a una spalla a Londra e invece fuori per tutta la stagione, si spera di vedere nuovamente il “folletto” in azione. Capuozzo, 23 anni, è al suo secondo infortunio di stagione: era stato costretto al riposo a dicembre per un colpo al polso durante la prima partita Champions Tolosa- Munster. È tornato in campo 5 settimane dopo, il 22 gennaio, nella partita di ritorno di coppa. È l’atleta che tutti vorrebbero, scatena la simpatia dei tifosi e degli addetti ai lavori, per semplicità e umiltà e per i colpi di magìa che infila con naturalezza come quel volo di 60 metri a Cardiff finito scaricando a Padovani la palla per la meta della prima vittoria in Galles. Azione virale in tutti i social, cliccata milioni di volte.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova