Runway Run, per una notte l’aeroporto di Treviso diventa una pista per i runner

Sabato 20 settembre, dalle 23.30 alle 2 di notte, padroni della pista di atterraggio non saranno gli aerei, ma runner da tutta Italia e non solo

Mattia Toffoletto
Treviso, corsa notturna sulla pista del Canova: 2.000 runner per la Runway Run
Treviso, corsa notturna sulla pista del Canova: 2.000 runner per la Runway Run

Una corsa in aeroporto. Di notte, con le luci della pista a indicare la rotta. Con il check-in obbligatorio, con voli fittizi (e annessi orari dei check-in) sul tabellone solo per scaglionare gli ingressi dei partecipanti. Una prima volta assoluta - si chiama Runway Run - per lo scalo Canova di Treviso, il solo precedente dell'anno scorso a Linate per podismo e aeroporti del nostro Paese.

Sabato 20 settembre, dalle 23.30 alle 2 di notte, padroni della pista di San Giuseppe non saranno gli aerei, ma runner da tutta Italia e non solo.

Già 1.500 iscritti, fissato il tetto dei 2.000 concorrenti.

La non competitiva prevede 10 chilometri tutti in pista, avanti e indietro lungo una striscia di asfalto di 2.400 metri.

Si correrà, ovvio, con lo scalo non operativo: la chiusura dell'attività di volo, al Canova, scatta alle 23, per poi riprendere ogni giorno alle 7 del mattino.

A far decollare la manifestazione è la lombarda Mg Sport (già aveva promosso l'analoga sfida in notturna a Linate), in collaborazione con il Gruppo Save che gestisce il polo aeroportuale del Nord Est (Canova incluso).

«A livello mondiale è già stata organizzata una non competitiva all'aeroporto di Budapest, ma di giorno», spiega Andrea Trabuio, direttore generale Mg Sport, «un altro esperimento è stato fatto a Hong Kong, ma per inaugurare una pista. Il format notturno è un unicum, tanto che c'è l'idea di esportarlo in altri scali».

Poi riassume l'evento: «Una corsa del tutto particolare, un'esperienza che tutti i runner dovrebbero fare. Come i viaggiatori, faranno il check-in, per poi dare vita a una grande festa. Correndo con le sole luci della pista e quelle frontali fornite dall'organizzazione».

Corrado Fischer, amministratore delegato Aer Tre e accountable manager Gruppo Save: «Crediamo molto nella sostenibilità, includendo l'ambito sociale. Ci piace l'idea di trasformare l'aeroporto di Treviso, per qualche ora, in punto di ritrovo per altro. Portando le persone a correre».

I partecipanti troveranno un tabellone del tutto inconsueto: check-in fittizi collegati a metropoli di tutto il mondo (da Roma a Sidney), ma voli non ci saranno.

Sarà solo un modo curioso per indicare la fascia oraria in cui accedere allo scalo (si comincerà alle 19.30), onde evitare eccessivi assembramenti in orario serale, quando l'attività di volo è ancora prevista.

I ristori si effettueranno nell'hangar, il costo d'iscrizione varia a seconda dell'orario di ingresso: dai 25 ai 50 euro, più basso per lo scaglione delle 19.30, considerando che si dovrà pazientare di più prima del via.

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