Scivola e precipita dal Monte Cavallo morto un escursionista di Rovigo
bolzano
Cade la prima neve e ci sono già due tragedie sulle montagne con una vittima di Rovigo e altri due alpinisti feriti e ricoverati in ospedale a Bolzano in gravissime condizioni. I due amici sono stati travolti da una valanga sul Gran Zebru. L’incidente si è verificato poco prima di mezzogiorno sul versante di Solda. Sul posto sono intervenuti due elicotteri, l'Aiut Alpin Dolomites e il Pelikan 3, come anche il soccorso alpino, i vigili del fuoco e i carabinieri.
L’allarme è scattato alle 12.15 sullo Stelvio, sul massiccio del “Gran Zebru”, a quota 3.700 metri coperto di neve fresca caduta in questi giorni di maltempo. Per cause in corso di accertamento, si è distaccata una valanga con un fronte di circa 50 metri che ha travolto due alpinisti veneti, uno dei quali è stato identificato in M.T, 37 anni, di San Giovanni Lupatoto a Verona. Non ancora identificato invece l’altro alpinista.
La seconda tragedia si è verificata a Tambre D’Alpago, una delle località facili da raggiungere. Un uomo di Rovigo di 41 anni ha perso la vita nel primo pomeriggio cadendo dal sentiero con segnavia 918-929 che congiunge il Cimon del Cavallo (Cima Manera) alla forcella sottostante del Cavallo ad una quota di circa 2100 metri.
La chiamata è arrivata al Nue 112 poco prima delle 14 e la Sores ha inviato subito sul posto i tecnici della stazione di Pordenone del Soccorso Alpino e l'elisoccorso. L'uomo è precipitato in un tratto esposto sui ghiaioni sottostanti con un volo di circa cinquanta metri che gli è stato fatale. Il suo compagno di escursione è sceso il più velocemente possibile sullo stesso ghiaione percorrendo il sentiero per soccorrerlo ed ha tentato a lungo di rianimarlo, guidato al telefono dagli operatori della centrale. L'elisoccorso ha effettuato diversi tentativi per raggiungere la posizione dal versante avianese, senza riuscirci a causa delle nuvole fitte. In un secondo tempo è stato l'elisoccorso del Suem di Pieve di Cadore a trovare un varco nella nebbia, passando dal versante dell'Alpago - da dove si presume siano partiti i due escursionisti - e scaricando sul posto l'equipe medica con il verricello. Il compagno di escursione è stato caricato e portato in Alpago con una prima rotazione, mentre con una seconda rotazione è stato effettuato il recupero della salma poco prima delle 16. C’è da dire che non solo ai confini tra Veneto e Friuli ma anche in valle Brembana un ragazzo di 22 anni, di San Giovanni Bianco, è morto precipitando per circa 400 metri. La neve è caduta non solo sulle Alpi e Dolomiti ma anche sul Monte Amiata. —
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