Senza lavoro e senza soldi, si taglia la gola

Chiuppano: serba di 57 anni suicida in macchina davanti al municipio. «Non ha senso vivere così»
CHIUPPANO Suicidio presunto donna in auto parcheggio Municipio nella foto carabinieri con rilievi della scientifica
CHIUPPANO Suicidio presunto donna in auto parcheggio Municipio nella foto carabinieri con rilievi della scientifica

CHIUPPANO. Dramma della disperazione ieri a Chiuppano, dove una donna si è tolta la vita tagliandosi la gola nella sua auto, parcheggiata di fronte al municipio. Ha scelto di morire così, suicidandosi nella piazza principale del paese R.R., cinquantasettenne di origine serba da tempo residente nel Vicentino, dove lavorava in proprio come addetta alle pulizie. Un gesto estremo dettato da gravi problemi economici e dalla mancanza di lavoro, come ha rivelato la donna affidando ad un biglietto le sue ultime parole: «Non ce la faccio più, non ho denaro e non riesco ad arrivare alla fine del mese, non ha senso vivere in questo modo». Nubile, la donna viveva sola in un appartamento poco distante dal municipio. Alla precarietà economica, si era aggiunto di recente anche il dolore per la morte della sorella. Proprio a breve infatti, sarebbe dovuta partire per rientrare in Serbia e partecipare ai funerali. A bordo della sua auto la donna sarebbe arrivata in piazza San Daniele, dove ha sede il Comune, intorno alle cinque, come ha riferito anche Fabrizio Cervellin, titolare del panificio lungo via Roma che affaccia proprio sulla piazza: «Saranno state le cinque quando ho visto quell'auto parcheggiare davanti al monumento ai Caduti. Io ero al lavoro già da un pezzo, ma l'ho notata perché è rimasta a lungo con i fari accesi, poi si sono spenti ma ho pensato fosse una coppietta di fidanzati», scuote la testa il panettiere, ancora incredulo. Lì la donna ha estratto un taglierino e, vinta dalla disperazione, si è tagliata la gola. Ad accorgersi di quello che era successo, quando ormai purtroppo non c'era più nulla da fare, una signora che abita in una palazzina di fronte al municipi. Uscita col cane a passeggio intorno alle sette, si è insospettita vedendo l'auto parcheggiata male, di sbieco, con il cofano che solo per poco non aveva centrato un segnale stradale. «Mia madre si è avvicinata per controllare e ha visto questa donna riversa sul sedile, coperta di sangue», racconta il figlio, «una scena agghiacciante». Immediato l'arrivo dei carabinieri che hanno transennato la zona per tenere alla larga i curiosi e consentire al medico legale di effettuare la perizia sul corpo. Una ex collega, che aveva condiviso con lei tanti anni di lavoro alla Gas, dice «Era una persona molto discreta e riservata e non aveva mai dato segno di essere in una situazione tanto difficile, di certo non con noi», spiega l'amica, «nessuno avrebbe mai potuto immaginare che sarebbe andata a finire così». Il corpo della donna, è stato trasportato all'obitorio di Vicenza, dove resterà fino all'arrivo dei parenti dalla Serbia.

Giulia Armeni

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