Sesso, in Veneto prestazioni deludenti per un uomo su quattro

GORGO AL MONTICANO. I maschi veneti conquistano un primato in negativo nei rapporti sessuali: ben il 25%, contro il 18% della media nazionale, li considera poco appaganti. Le cause? Il 50% indica lo stress e ritmi troppo frenetici, che hanno effetti negativi sull’erezione, mentre il 20% indica l’insicurezza e l’inadeguatezza di fronte a donne sempre più esigenti. Per non vedere sminuita la propria virilità, il 42% si è affidato almeno una volta ad aiuti farmacologici. Un segreto del quale solo il 4% delle partner è a conoscenza.
Tra i rimedi più usati c’è la “mentina dell’amore”, il vardenafil orodispersibile, l’unica che si scioglie in bocca senz’acqua e che associa praticità e discrezione. I dati emergono da un’indagine nazionale, da cui prende spunto l’evento “Benessere sessuale. Libertà di amare sempre”, che vede Treviso in primo piano con un incontro di approfondimento rivolto ai medici di medicina generale. Tra i protagonisti il dott. Giovanni Drago, sessuologo presso il Centro di Medicina di Treviso e il Poliambulatorio S. Martino di Padova.
“Nell’ultimo decennio stiamo assistendo a una graduale presa di coscienza da parte degli uomini sull’importanza della loro salute sessuale – afferma -. Si abbassa anche l’età media di chi ha problemi: il 15% ha meno di 40 anni. Molto importante è capire che le problematiche alla base di questi fastidi sono profondamente cambiate – continua Drago –. Per questo cerchiamo innanzitutto di rassicurare i nostri pazienti, consigliando loro i rimedi farmacologici più validi, ma al tempo stesso pratici e adatti alle loro necessità. L’uomo di oggi è alla ricerca di un supporto discreto ma efficace, come il nuovo vardenafil, il primo ed unico farmaco di questa classe che si scioglie in bocca e rappresenta la più innovativa terapia oggi disponibile per la disfunzione erettile”. In regione il problema riguarda ben 134.000 persone ed è in crescita a causa di stili di vita sempre più scorretti, primo fra tutti il fumo: una cattiva abitudine che riguarda complessivamente il 28% degli uomini e il 20% delle donne, ma che arriva fino al 32% nelle fasce d’età 18-24 e 25-34.
“La salute sessuale è una componente determinante del benessere complessivo individuale e di coppia – spiega la prof.ssa Simonelli -, ma i maschi italiani spesso la trascurano e rifiutano di affrontare alcuni disturbi per non mettere in discussione la propria autostima e l’immagine di sé”. “Si tratta di un problema trasversale a tutte le generazioni – continua il dott. Di Daniel -: nei giovani il confronto con i coetanei diventa serrato ed esplicitamente competitivo e spesso non si sentono all’altezza. L’uomo maturo oggi fatica a rispondere alle aspettative di una partner che lo vuole sempre più ‘perfetto’, impegnato in casa e macho a letto. Nella terza età poi il calo di desiderio e le problematiche cardiovascolari minacciano la funzionalità erettile e le prestazioni, fattori che generano preoccupazione e ansia e influiscono negativamente sulla salute sessuale della coppia”.
Di fronte a queste defaillance spesso l’uomo va in crisi, con importanti riflessi sul suo benessere psicologico e sull’autostima. “Gli alleati del maschio sono l’urologo, l’andrologo, i farmacisti e noi medici di famiglia – conclude il dott. Merlo –, figure professionali che rappresentano un importante punto di riferimento per aiutare il maschio ad affrontare e risolvere i suoi problemi sessuali. I disturbi non vanno banalizzati ma affrontati con l’aiuto di uno specialista. In particolare è importante sapere che esistono rimedi efficaci e al tempo stesso discreti come il nuovo vardenafil, che consente grande libertà e flessibilità. Come ha dimostrato anche un recente sondaggio, ben il 43% degli uomini emiliani ha indicato che per sentirsi più libero necessita di un farmaco che sia in primo luogo pratico e discreto, fermo restando ovviamente l’efficacia del rimedio”.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova








