Sistri, Conte chiama la Prestigiacomo

Confindustria Veneto: «Se l'abrogano finisce l'incubo»
L’assessore regionale all’Ambiente Maurizio Conte
L’assessore regionale all’Ambiente Maurizio Conte
 VENEZIA.
Le aziende venete hanno già versato 12 milioni di euro per aderire al Sistri (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) e hanno diritto ad avere un'indicazione precisa in merito. È quanto chiede l'assessore all'ambiente della Regione Maurizio Conte al ministro Stefania Prestigiacomo in una lettera in cui fa presente che dalle ultime decisioni emerse sulla nuova Finanziaria pare che il Sistri sia stato abrogato dal 13 agosto. «Si tratta di un decreto legge, quindi ci troviamo di fronte ad un'abrogazione di natura provvisoria, che nell'immediato ha forza di legge, ma è destinato a perdere efficacia se il Parlamento non lo dovesse convertire in legge entro 60 giorni». Quel che è certo è che se dovesse essere confermata la disposizione abrogativa contenuta nel D.L. 138/2011 «sarebbe auspicabile - continua Conte - una sollecita indicazione del Ministero alle aziende che hanno già aderito al Sistri e versato il contributo d'avvio per questo progetto».  Confindustria Veneto si concentra sugli aspetti pratici auspicando che il Sistri venga abolito o rimandato fino al momento in cui sarà realmente efficace. «Se sarà confermata l'abolizione del Sistri per le imprese venete sarà la fine di un incubo, ma rischia di diventare l'ennesimo caso di spreco di tempo e risorse - sottolinea Alessandro Banzato, delegato all'ambiente di Confindustria Veneto. - È un sistema che fin dalle prime fasi ha presentato anomalie, malfunzionamenti, per questo abbiamo proposto proroghe della sua esecutività e suggerito interventi migliorativi».

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova