Skardy canta “Feragni” e la finta beneficenza: «I soldi danno alla testa»
Il re del reggae in dialetto veneziano è uscito con un nuovo singolo: «Ho scelto la Feragni come simbolo evidente di quello che succede nel nostro Paese. Non intendevo irriderla visto che può apparire anche simpatica, ma porre la questione»

Sir Oliver Skardy si erge a paladino della questione morale con il singolo “Feragni” per denunciare chi si arricchisce con la finta beneficenza.
Il re del reggae in dialetto veneziano ha deciso di occuparsi con la sua pungente ironia del pandoro-gate. Non è sicuramente un buon periodo per Chiara Ferragni, dopo tutti i guai che ha passato ora si becca anche una lavata di testa a ritmo di reggae dall’ex leader dei Pitura Freska.
Come se non bastasse il fatto che dopo essere stata l’influencer più pagata del mondo, non solo ha perso il proprio giro d’affari e il marito Fedez, ma ha anche ricevuto una multa di oltre un miliardo dall’Agcom e sta affrontando un processo per truffa aggravata in cui rischia un anno e otto mesi di reclusione.

A Gaetano Scardicchio non è piaciuta la storia della finta beneficenza a favore dell’ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino. Non ha apprezzato nemmeno la falsa narrazione secondo cui acquistando il pandoro Balocco sarebbe stato possibile donare dei fondi al nosocomio.
Eppure ha chiarito: «Ho voluto affrontare questo argomento non perché consideri la Ferragni l’origine di tutti i mali ma perché è un simbolo evidente di quello che succede nel nostro Paese. Non intendevo irriderla visto che può apparire anche simpatica, ma porre la questione». «È inutile negarlo», ha aggiunto il cantautore, «in Italia i ricchi sono considerati, come divinità. Ho scritto questa canzone per denunciare, come il potere economico a volte porti ad una specie di delirio di onnipotenza, come se per alcune persone il rispetto della legge e del buon gusto fosse un optional».
“Feragni” tratta con ironia la corsa quotidiana all’apparire perfetti, popolari e costantemente connessi ai social network. «Si tratta di un mondo», commenta Skardy, «dove tutto è spontaneo, ma solo dopo dieci prove e tre applicazioni di foto-ritocco. Viviamo in un’epoca dominata dall’apparenza, in cui l’immagine diventa marchio, identità e prodotto da vendere. Quindi, ho preso di mira la cultura della performance costante e dell’auto-promozione senza sosta». Il testo del brano è firmato da Skardy che ha composto la musica insieme a Roberto Pettenello. Il brano sarà promosso da un video in cui l’artista con i suoi musicisti cammina per le calli di Venezia con l’attrice Claudia Marchiori (“Un passo dal cielo” e “Che dio ci aiuti”) nei panni della sosia della Ferragni. —
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