Staminali, la scoperta e i suoi scenari
LA SCOPERTA.
Dopo le cellule staminali ricavate dal liquido amniotico grazie agli studi di Paolo De Coppi la ricerca taglia un nuovo traguardo: è stata scoperta la prima differenziazione delle staminali verso la linea ematologica, cellule ematopoietiche nel liquido amniotico che danno origine a tutte le cellule del sangue.
LIQUIDO AMNIOTICO.
Le cellule individuate sono a mezza strada fra quelle embrionali e quelle adulte. Nel senso che hanno caratteristiche in comune con entrambe. Si possono definire cellule fetali, perché derivano dal feto, non dall’embrione. Con quelle adulte hanno in comune il fatto che, se iniettate in vivo, non formano tumori e che possono essere coltivate in maniera semplice.
SCENARI FUTURI.
Dagli esami in vitro è stato rilevato che le staminali del liquido amniotico hanno la possibilità di generare diversi tipi di tessuti. Per esempio possono formare cellule del fegato, neuroni, cellule ossee adipociti, endotelio, vasi e muscolo. Ma riescono a integrarsi anche nei tessuti nervosi.
ETICA.
Cellule staminali nel liquido amniotico con capacità rigenerative pari a quelle dell’embrione: facilmente isolabili, raddoppiano in fretta (36 ore), versatili come quelle dell’embrione. Una scoperta che fece il giro del mondo e che segna il superamento di una parte dei problemi morali riguardanti questo tipo di ricerca.
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