Strade e case sott'acqua, nelle frazionidi Codevigo è scattata l'emergenza

CODEVIGO.
Sono state le frazioni di Conche e Santa Margherita a scontare i maggiori danni per i violenti acquazzoni di ieri con strade allagate, case isolate e canali che hanno straripato.
Sono stati impegnati dalla tarda mattinata e fino a sera diverse squadre dei vigili del fuoco di Piove di Sacco e Padova e oltre una decina di volontari della protezione civile. La pioggia battente iniziata già sabato sera e proseguita quasi senza interruzioni per tutta la mattinata ha provocato l'intasamento dei tombini lungo via Vallona, la strada principale di Conche. In pochi minuti la via si è trasformata in un lago con almeno venti centimetri di acqua. Numerosi i disagi per i residenti, alcuni dei quali hanno dovuto far fronte alle ondate di acqua che si riversavano nelle loro case, nelle stanze al piano terra o negli scantinati e nei garage. Intorno a mezzogiorno c'è stato il picco di pioggia cui ha fatto seguito fortunatamente una breve tregua che ha permesso ai vigili del fuoco di creare delle arginature con dei sacchi di sabbia. Hanno anche provveduto a ripulire i tombini tanto che in poco tempo l'acqua ha ripreso a defluire e la situazione di emergenza è lentamente rientrata.
Sempre a Conche si è allagata anche via Corte Fogolana dove diverse abitazioni sono finite ammollo. Nelle stesse ore problemi ci sono stati a Santa Margherita, in particolare lungo via Zena. In questo caso i danni maggiori sono stati provocati dall'esondazione del canale che costeggia la strada che è stata anche interrotta. Volontari della protezione civile nel pomeriggio fermavano le auto per farle girare: troppo alto il rischio di percorrere la via coperta d'acqua, senza possibilità di riconoscere in maniera chiara il ciglio e quindi col pericolo di finire fuori strada. Tre case in fondo alla via sono state invase da almeno venti centimetri d'acqua, trovandosi al di sotto del livello del canale esondato. I vigili del fuoco hanno lavorato senza sosta per rinforzare gli argini con i sacchi e prezioso si è rivelato il supporto dei volontari della protezione civile. Con l'ausilio di alcune pompe sono stati asciugati cantine e garage interrati e sono state create delle paratie con lunghi travi e sacchi di sabbia per mettere al riparo gli edifici da nuove ondate.
Nel resto del Piovese fortunatamente non si sono registrati guai particolari determinati dalle piogge intense. Non c'è un fosso o un canale che non sia a livello della strada, qualcuno è anche tracimato ma senza provocare grandi disagi. Tanto più che, vista la giornata grigia e anche fredda, non c'era poi tanta gente in giro. I volontari del distretto piovese di protezione civile hanno monitorato per tutto il giorno il livello dei fiumi maggiori e periodicamente hanno verificato il funzionamento di pompe e idrovore che hanno garantito il deflusso dell'acqua verso il mare. L'emergenza è tutt'altro che terminata, però. Le previsioni meteorologiche purtroppo annunciano ancora un paio di giorni di forte instabilità con possibilità di nuovi temporali anche intensi. E la situazione è tale che basta ormai poco perché si scatenino esondazioni e allagamenti a catena.
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