Sul litorale attendono un milione di turisti
Tante telefonate, nessuna disdetta tra Cavallino Treporti e Jesolo. Gli operatori sono ottimisti

COLUCCI - DINO TOMMASELLA - CAVALLINO - I DANNI AL CAMPING MEDITERRANEO - MACCHINE SCHIACCIATE- OMBRELLONI ROTTI ALBERI SRADICATI, CASETTE DISTRUTTE
CAVALLINO TREPORTI. Tante telefonate, a centinaia, migliaia, ma niente disdette nei camping di Cavallino Treporti dopo la tromba d’aria che ha devastato il litorale e l’entroterra. Anche a Jesolo lido non ci sono state rinunce: tutti in vacanza dimenticando l’evento eccezionale di giovedì scorso. E questo weekend si presenta eccezionale: un milione di turisti in arrivo da tutti i Paesi europei.
Il presidente di Assocamping, Francesco Berton, è sereno e a Cavallino Treporti tratteggia una situazione in via di completa normalizzazione. Inizialmente si pensava che la violenta tromba d’aria avrebbe avuto conseguenze sulle prenotazioni, che ci sarebbero state rinunce o disdette, partenze anticipate e quant’altro. Ma questo fenomeno è stato escluso da tutto gli operatori, a Cavallino Treporti, come a Jesolo o Bibione. «Prenotazioni e arrivi procedono regolarmente», spiega Berton, «certo ci sono arrivate tantissime telefonate da tutta Italia ed Europa, per capire cosa fosse successo, se ci fossero pericoli, se le strutture erano pronte dopo la tromba d’aria. Abbiamo rassicurato tutti i turisti e futuri ospiti, uno ad uno, in tutte le varie lingue. Direi che la località ha reagito compatta, tra operatori e attività turistiche, e tutto sta tornando come prima, anche nei camping più colpiti». Armando Ballarin, che è stato presidente di Assocamping e adesso è ai vertici dell’associazione di professionisti internazionali del turismo “Skal”, è stupito dalla reattività di tutti: «Fa parte della vita in campeggio, ma mai ho visto così tanta gente collaborare con le strutture, adoperarsi per sistemare, mettere tutto a posto e in sicurezza. È stata una risposta davvero corale a un evento atmosferico che non si poteva prevedere in questa forma violenta. Non ho saputo di disdette o rinunce, solo della richiesta di precise informazioni che ci sono state per rassicurare tutti».
A Jesolo la situazione è stata meno grave, anche se sono crollati alberi, tegole, pezzi di palazzi interi. Le strade sono rimaste bloccate per diverse ore, ma anche qui ormai siamo tornati alla vita di tutti i giorni in un Ferragosto da tutto esaurito.
«Non direi che ci sia stato alcun fenomeno di rinuncia o disdetta negli alberghi, come nei camping, residence o villaggi», conferma il presidente dell’associazione jesolana albergatori, Alessandro Rizzante.
«Tutti hanno fatto la loro parte, gli imprenditori e operatori del turismo, come il Comune, Alisea, Jesolo Patrimonio e tutti quanti hanno partecipato alle varie operazioni, in primi le forze dell’ordine e la protezione civile. I danni sono stati ingenti, ma credo che la risposta sia stata concreta ed efficiente, premiando la nostra organizzazione. Gli ospiti si sono sentiti al sicuro e hanno potuto vedere con i loro occhi che il giorno seguente la spiaggia era già pronta».
I costi saranno notevoli, anche in termini di orari di lavoro e straordinari per tutte le ditte private o pubbliche che hanno lavorato ininterrottamente assieme ai vigili del fuoco, le forze di polizia, poi i tanti volontari. Il Ferragosto sul litorale i appresta ad accogliere oltre un milione di turisti in questi giorni di grandi arrivi.
Il maltempo e i danni per milioni di euro sono già un ricordo passato, perché adesso la prima cosa cui pensare sono le tanto attese ferie. Il sole è già tornato a splendere, tanto che da domani sono previste temperature in rialzo. Insomma, dopo quel drammatico giovedì pomeriggio, le premesse in vista della seconda metà di agosto sono più che buone.
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