Anche il tartufo entra nel paniere delle piccole produzioni locali del Veneto

Il tubero entra nel paniere grazie a un provvedimento approvato dalla Giunta regionale. Si aggiunge ad altri prodotti tipici come insaccati e confetture

Ora anche il tartufo entra nel paniere delle «Piccole Produzioni Locali» venete
Ora anche il tartufo entra nel paniere delle «Piccole Produzioni Locali» venete

Non solo insaccati, salumi, confetture e pasta. Ora anche il tartufo entra nel paniere delle «Piccole Produzioni Locali» (Ppl) venete. Il progetto dedicato Ppl è promosso dalla regione Veneto e mira a valorizzare, nel settore alimentare, la tradizione e la tipicità dei prodotti del territorio. Le piccole aziende agricole che aderiscono al progetto vendono in maniera diretta i propri prodotti agricoli in piccole quantità. La Regione favorisce il processo produzione e vendita, monitorando la sicurezza igienico-sanitaria e regolandone il commercio.

La scelta di inserire anche il tartufo nel paniere, secondo il presidente della Regione Luca Zaia, «non risponde solo a una richiesta degli appassionati che acquistano i prodotti ricercandoli tra quelli dalla tracciabilità facilmente identificabile nel territorio circostante, ma assicura anche una risposta meritata a numerosi operatori del settore alimentare e associazioni di categoria che hanno chiesto di includerlo nello specifico paniere». Il provvedimento è stato approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alla sanità Manuela Lazzarin.

Lo stesso Zaia ha sottolineato come l’inserimento del tartufo, spontaneo sia coltivato, possa giovare al territorio e alle piccole aziende, considerate «realtà non grandi ma importanti perché mantengono la tradizione di coltivazioni in territori da sempre votati all’agricoltura tutelando la biodiversità e valorizzando una cultura e un paesaggio fondamentali per il Veneto, garantendone la cura».

La richiesta verso i prodotti delle piccole aziende agricole è in aumento: «I consumatori dimostrano con interesse sempre crescente di apprezzare e ricercare prodotti ben collegati all’identità locale e provenienti da filiere produttive corte, se non cortissime».

Oltre a tartufi, insaccati, confetture e pasta tra i prodotti già presenti nel paniere delle piccole produzioni locali figurano anche vegetali freschi ed essiccati, farine e conserve; miele e prodotti dell’alveare; pane e prodotti da forno; prodotti lattiero caseari; chiocciole vive e trasformate; prodotti della pesca e dell’acquacoltura; oli vegetali e aceti; birra e sidro. Tutti destinati alla vendita diretta nell’ambito della provincia di produzione o in quelle contermini all’interno della Regione.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova