Testicoli, fumo e aria condizionata: i dubbi dei veneti nelle ricerche su Google

Il Coronavirus che si rifugia nei testicoli, rendendo quindi più vulnerabili gli uomini, il fumo di sigaretta come protezione del contagio e l’aria condizionata che potrebbe fungere da vettore del virus. Ruotano intorno a questi tre temi - due dei quali oggetto di nuovi studi - i più recenti interrogativi dei veneti sul Covid-19.
Lo rivela Google Trends che, nell’ultima settimana, fissa al primo posto delle ricerche sul web da parte dei cittadini veneti la domanda “Coronavirus testicoli”. Il riferimento è allo studio statunitense condotto dal Montefiore Health System e dall’Albert Einstein College of Medicine, in collaborazione con l’ospedale di Malattie Infettive Kasturba di Mumbai in India, che spiega con un “rifugio” nei testicoli l’osservata maggiore fragilità degli uomini di fronte al virus.
Al secondo posto troviamo “Nicotina Coronavirus” e al terzo “Chi fuma non prende il Coronavirus”: speranza dei fumatori che poggia su uno studio francese, poi smentito (e, anzi, ribaltato) dall’Istituto Superiore di Sanità. Segue “25 aprile Coronavirus”: insomma, i consueti aggiornamenti quotidiani sull’andamento del contagio.
E, a chiudere, “aria condizionata Coronavirus”: una delle preoccupazioni che avanzano, parallelamente all’avanzare della bella stagione. Un’altra curiosità: quali sono le città venete in cui si cercano più informazioni sul Covid-19? Al primo posto c’è il piccolo Comune di Castelmassa (appena 4 mila abitanti), nel Rovigotto, al confine con le province di Mantova e Ferrara. Segue Cortina D’Ampezzo, che nel Bellunese è stata tra le città più colpite. Al terzo posto proprio Belluno, al quarto Padova. A chiudere è un piccolo paese del Padovano: Lozzo Atestino, ai confini con la provincia di Vicenza.
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