Toniolo (Azienda Zero): "Ecco dove e come sono state usate in Veneto le mascherine sequestrate"

Ne erano arrivate oltre sei milioni del tipo Ffp2 e Ffp3, ma erano sprovviste di alcuni documenti. "Per questo le abbiamo utilizzate come quelle chirurgiche e fuori dai reparti Covid. In magazzino ce ne sono 4 milioni e mezzo"
VENEZIA. Sono circa 4,5 milioni le mascherine ferme in magazzino in Veneto perché sequestrate nell'ambito dell'indagine della Procura della repubblica di Gorizia sulle forniture di Dispositivi di protezione individuali (Dpi) non ideonei da parte della struttura commissariale per il Covid-19.
 
Lo ha riferito Roberto Toniolo, direttore generale di Azienda Zero, la struttura per le forniture alle Usl regionali.
"In Veneto - ha spiegato - erano arrivate 6.133.000  mascherine FFp2 e FFp3 dalla Protezione civile; non sono oggetto di sequestro mascherine acquistate a livello regionale. Il Veneto si è organizzato con personale e con il supporto dei responsabili sicurezza delle Aziende, che hanno definito le caratteristiche tecniche del materiale da acquistare e hanno verificato le documentazioni dei prodotti in arrivo".
 
"Per queste mascherine acquistate dalla Protezione civile non è stato possibile visionare la documentazione tecnica, e quindi da subito sono state destinate ad attività a medio-basso rischio, analogamente alle mascherine chirurgiche. In sostanza negli uffici amministrativi, in reparti non covid e altre strutture territoriali dove il contatto con persone a rischio non era significativo”.
 
“Questa partita era arrivata a luglio 2020, ed è stata usata tendenzialmente fino a ottobre. In questo momento 4,1 milioni di questa mascherine sono depositate nei magazzini di Azienda Zero; stiamo concludendo la verifica e la quantificazione di quelle nelle Usl e nelle Rsa, che saranno 300 mila. Ne sono state quindi utilizzate 1,4-1,5 milioni", ha concluso Toniolo. 

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