Tornano a Padova le Lezioni di storia, stavolta attraverso l’arte

Lo scorso anno erano stati “i Volti del potere” e per gli incontri con gli storici, la domenica mattina al Verdi di Padova, c’era stata una impressionante risposta di pubblico, con lunghe code davanti al teatro già ore prima dell’appuntamento. Da quando il format è nato, a Roma nel 2006, il successo è d’altra parte sempre andato in crescendo, propagandosi in diverse città italiane. Quest’anno gli appuntamenti si ripetono e il focus è sull’arte.
Straordinaria fonte
Tornano dunque le “Lezioni Storia” e propongono un viaggio attraverso i grandi scenari storici, le trasformazioni sociali e religiose, i protagonisti dei movimenti culturali e politici nell’interpretazione che sei grandi storici propongono di altrettante opere d’arte. Le Lezioni, al via domenica 17 novembre alle 11 al Teatro Verdi di Padova, puntano in questo nuovo ciclo sull’arte come straordinaria fonte per comprendere la storia; dal mondo antico a oggi, i pittori e gli scultori hanno raffigurato la realtà da loro vissuta, conosciuta e immaginata, dando corpo e memoria alle idee e agli avvenimenti del proprio tempo. Attraverso le loro opere si ritrova il vissuto di uomini e di donne, il potere del dominio e della guerra, il divino e il quotidiano, i prìncipi e i mercanti, l’individuo e la comunità, la denuncia e l’evasione, le paure e le speranze.
La guerra e il demonio
Alessandro Barbero, docente di Storia medievale all’Università del Piemonte orientale, scrittore e divulgatore molto amato dal pubblico, inaugura il nuovo ciclo domenica 17 novembre parlando dell’arte della guerra a partire dalla Battaglia di San Romano di Paolo Uccello. L’1 dicembre sarà sul palco del Verdi Maria Giuseppina Muzzarelli, docente di Storia medievale e Storia delle città all’Università di Bologna: parlerà di una delle prime rappresentazioni demoniache della donna, soffermandosi su un dettaglio della Cappella Sistina di Michelangelo Buonarroti.
tiranni e patrioti
Il 15 dicembre sarà la volta di Maurizio Viroli, Professor Emeritus of Politics della Princeton University e Professor of Government della University of Texas di Austin; rifletterà sulle conseguenze del buon governo e della tirannia partendo proprio dalle scene di vita quotidiana illustrate nelle allegorie di Ambrogio Lorenzetti a Siena.
Si arriva così al nuovo anno. Il 12 gennaio Carlotta Sorba, docente di Storia dell’Europa contemporanea all’Università di Padova, dove dirige il Centro interuniversitario di storia culturale, aiuterà il pubblico a immaginare cosa significava essere patrioti e patriote nell’Italia risorgimentale a partire da quel gioiello neoclassico che è il Caffè Pedrocchi.
Verso i nostri giorni
Il 26 gennaio Emilio Gentile, professore emerito dell’Università di Roma La Sapienza, partendo da un disegno sul Sesto centenario dantesco di Ezio Anichini racconterà in presa diretta il duello politico tra il fondatore del fascismo e il Comandante di Fiume nell’Italia appena uscita dalla Grande Guerra. Il 9 febbraio concluderà il ciclo Simona Colarizi, professore emerito dell’Università di Roma La Sapienza, con una lezione che prenderà le mosse da Il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo emblema del secolo della società di massa con i suoi milioni di uomini e donne in marcia per diventare protagonisti del riscatto sociale.
Le lezioni si tengono al Verdi di Padova, alle 11, con ingresso libero fino ad esaurimento posti. Il ciclo, ideato dagli Editori Laterza, è promosso dal Comune di Padova e realizzato con il supporto del Teatro Stabile del Veneto, il sostegno di Banco BPM e con la media partnership del Mattino di Padova. —
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