Treviso, trovano la casa occupata da stranieri

Nell’edificio in vendita quattro asiatici avevano portato cibo e materassi. L’arrivo delle forze dell’ordine li mette in fuga

TREVISO. Passano davanti alla loro casa natale e scoprono che è stata abusivamente occupata da un gruppo di senzatetto stranieri. Da almeno un paio di settimane quattro uomini di origine asiatica, evidentemente senza un tetto sotto cui andarsi a riparare, hanno occupato un’abitazione di viale Fratelli Bandiera, nei pressi del cavalcavia ferroviario che si immette sul Put, a pochi passi dal parcheggio Dal Negro.

I proprietari, l’avvocato Giuseppe Ramanzini e la sorella Paola, l’hanno scoperto per caso ed hanno immediatamente avvisato la polizia. Quando sono arrivate le pattuglie, i quattro stranieri erano spariti. La polizia ha rassicurato i proprietari: nei prossimi giorni l’area sarà tenuta d’occhio con frequenti pattugliamenti nella zona. Ma la famiglia Ramanzini ha deciso di murare gli infissi, in attesa di vendere l’abitazione. «Fa male al cuore - spiega il legale in pensione - vedere un edificio, a cui si è affettivamente legati, occupato da sconosciuti che per entrare hanno sfondato un infisso. Non ce l’abbiamo con gli stranieri, ma non è possibile che succedano cose del genere».

È stato soltanto un caso se i proprietari dell’abitazione si sono accorti che la loro vecchia casa era stata abusivamente occupata. Nella tarda mattinata di ieri, poco dopo le 11, passando a bordo della propria auto, lungo il cavalcavia ferroviario, d’istinto i fratelli Ramanzini, Paola e Giuseppe, noto avvocato in pensione e figura nota nel mondo della pallacanestro per aver presieduto il consorzio Universo Treviso che controlla il Treviso Basket, si sono girati verso l’abitazione di loro proprietà, un edificio al civico 25 di viale Fratelli Bandiera, proprio all’inizio del Put, e si sono accorti che nel giardino c’era un uomo. La casa, disabitata, è attualmente in vendita e gli infissi naturalmente chiusi.

I fratelli Romanzini si sono fermati ed hanno voluto accertare il motivo di quella presenza. Dall’interno, però, chi occupava abusivamente l’edificio si è accorto di essere stato scoperto. Per questo motivo, mentre l’avvocato Ramanzini chiamava la polizia, il gruppo di stranieri, dai tratti somatici asiatici, è scappato dal retro della casa. Quando sono arrivate due pattuglie della squadra volante sul posto, gli stranieri avevano già fatto perdere le loro tracce. All’interno dell’edificio, sono stati trovati materassi e resti di generi alimentari. Le tracce di un soggiorno abusivo di un gruppo di persone per almeno un paio di settimane. Gli stranieri vi avevano trovato rifugio dopo aver sfondato un infisso sul retro dell’abitazione. Lo stesso attraverso il quale se ne sono andati, ieri mattina, dopo essere stati scoperti.

Gli agenti della questura hanno effettuato un sopralluogo all’interno dell’abitazione, assieme ai proprietari. in alcune stanze della casa sono state trovati masserizie e materassi per dormire durante la notte. «Abbiamo trovato un gran disordine», hanno detto i proprietari. A quel punto l’avvocato Ramanzini e la sorella hanno deciso di murare gli infissi per evitare altre spiacevoli sorprese. La polizia, nel frattempo, ha assicurato che nella zona saranno potenziati i controlli per evitare spiacevoli sorprese come quella scoperta ieri.

Il fatto successo ieri in via Fratelli Bandiera a Treviso più che all’emergenza abitativa si allaccia al problema della clandestinità. «Sicuramente si trattava di stranieri che non lavorano e non hanno una casa dove andare. Poi, se siano profughi o altro non sta a noi stabilirlo», spiegano.

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