Ufficiale il Veneto è arancione, spostamenti fra comuni solo per comprovate esigenze

Scuole a rischio, ma la decisione spetta al governatore Zaia. Scatta la chiusura di bar e ristoranti
Il Veneto ritorna in zona arancione
Il Veneto ritorna in zona arancione

VENEZIA. Il Veneto diventa zona arancione da lunedì e quindi scattano le chiusure di bar, ristoranti e pizzerie che possono offrire soltanto il servizio d’asporto e consegna a domicilio. Inoltre c’è il divieto di spostamenti fra comuni anche se con delle eccezioni.

Il Dpcm Draghi prevede il divieto di spostamento tra comuni, salvo comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune. Sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5 mila abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con l'esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Le regole del coprifuoco e delle visite ai privati sono identiche a quelle della zona gialla, quindi con il divieto di uscire dalle 22 alle 5. Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio e per asporto fino alle 22. Restano aperti i bar delle aree di servizio lungo le autostrade, negli ospedali e aeroporti.

Per le scuole il Dpcm prevede la didattica a distanza nelle zone rosse ma anche in quelle dove i contagi settimanali superano i 250 casi per 100mila abitanti. Il decreto prevedeva che i presidenti delle regioni potevano chiudere le scuole in tre casi: nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti, nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni e nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico. Ora quindi la decisione spetta al governatore del Veneto Luca Zaia.

Il Dpcm prevede il divieto di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, con l'eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità, mentre resta sempre consentito il rientro presso domicilio o abitazione. I trasporti pubblici possono essere riempiti fino a un massimo del 50%. All’interno delle regioni le regole cambiano a seconda della fascia della regione.

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