Un giovane veneto su dieci non riesce a trovare lavoro
Tra i 15 e i 24 anni percentuali tragiche a Venezia, Treviso e Vicenza

VENEZIA. «Non è tanto e solo un problema di disoccupazione giovanile, il Veneto non è attrattivo come area per i giovani». La sentenza di Franca Porto segretaria regionale della Cisl arriva a commentare i dati diffusi ieri dalla Confartigianato ed è come sale sulla ferita di una situazione per gli under35 che, anche per la ricca regione nordestina, si è aggravata con la crisi economica. «Questa è una società che è cresciuta che ha prodotto benessere e che poi si è seduta, troppo poco è stato fatto per rendere lo sviluppo degli anni passati un'opportunità per tutti».
Oltre alle impressioni ci sono infatti i numeri. Quelli dicono che in Veneto per il under 35, quelli che oggi chiamiamo giovani e che negli anni '80 potevano essere baby pensionati, le possibilità di sviluppo di carriera, ma anche di semplice accesso nel mondo del lavoro, sono ridotte all'osso. Le cifre affermano che un giovane (il 9,9% per la precisione) su 10 è oggi disoccupato, valore che sale al 19% per la fascia 15-24 anni e scende al 7,2% per quella 25-34. Le condizioni migliori per il lavoro dei ragazzi si trovano invece in Trentino Alto Adige dove il tasso di disoccupazione tra 15 e 34 anni è contenuto al 5,7%. A seguire la Valle d'Aosta con il 7,8%, il Friuli Venezia Giulia con il 9,2%, la Lombardia con il 9,3%. La provincia veneta in cui il tasso di disoccupazione giovanile è più alto è Rovigo, con il 13,2%, che si piazza al 54esimo posto nella classifica delle 107 province (per capirci Trieste è al 100esimo posto e Trento al 101esimo, la più virtuosa è Bolzano dove il tasso dei giovani senza lavoro è pari al 3,9%). Tallona Venezia con l'11,8%, ma qui la percentuale di giovanissimi disoccupati sale addirittura al 28%, Treviso, 11,1% per gli under 35 e 7,9 tra i 25 e i 34 anni, Padova è terza con il 9,6%. E ancora Belluno, 9,2%, Vicenza e Verona le due migliori (si fa per dire) venete all'8,4% e all'8,3% Secondo la Confartigianato l'Italia ha il record negativo in Europa: sono 1.138.000 gli under 35 senza lavoro. A stare peggio i ragazzi fino a 24 anni: il tasso di disoccupazione in questa fascia d'età è del 29,6% rispetto al 21% della media europea.
«Anche in questa occasione la regione Veneto si dimostra molto più vicina alla Germania che all'Italia» ha commentato Giuseppe Sbalchiero, Presidente Confartigianato Imprese del Veneto. «Stare meglio di altri - ha aggiunto - però non significa che l'aumento della disoccupazione giovanile e soprattutto dei cosiddetti Neet (quelli scoraggiati) non sia preoccupante anche qui da noi. In questo senso vedo 2 elementi su cui lavorare. Il primo, a livello nazionale, dato dalla recente riforma dell'apprendistato che abbiamo accolto in maniera molto positiva, e il secondo regionale con l'impegno dell'assessore al Lavoro Elena Donazzan che punta a sostenere lo sviluppo dell'impresa che noi riteniamo dev'essere soprattutto quella manifatturiere a dei servizi alle imprese, veri asset della nostra economia».
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