Università di Padova, 160 posti in più per fare l’infermiere

PADOVA. Più posti per diventare infermiere, meno per le altre professioni sanitarie. Dal prossimo autunno cambierà l’organizzazione dei corsi di laurea di Medicina del Bo. La novità più importante riguarda i corsi di Infermieristica, che aumenteranno i posti disponibili nelle sedi di Padova, Treviso e Mestre di 160 unità totali, in ottemperanza alla richiesta della Regione di aumentare la capacità formativa per il personale sanitario, rivelatasi insufficiente a far fronte a una crisi come la pandemia da Covid-19.
Accorpati alcuni corsi
Per ottimizzare le risorse umane e materiali a disposizione, la scuola di Medicina ha deciso di disattivare, per il prossimo anno, alcune delle sedi di diversi corsi: niente più Fisioterapia a Santorso (Vicenza) e a Venezia (rimangono Padova e Conegliano), chiude Ostetricia a Vicenza (rimangono Padova e Treviso), chiude Prevenzione ambientale nei luoghi di lavoro a Feltre (rimane Padova), così come le sedi di Rovigo e Vicenza di Radiologia (rimangono Padova e Treviso). Sedi che in realtà chiudono di nome, non di fatto: «I corsi del primo anno non verranno attivati – ha spiegato il presidente della scuola di Medicina Stefano Merigliano – Le iscrizioni verranno accorpate alle sedi rimaste operative ma per pure ragioni giuridiche: avere sedi distaccate ci obbliga ad avere docenti diversi per ognuna, invece accorpandole riusciamo a razionalizzare le risorse senza diminuire i posti e senza rinunciare alla formazione sul campo».
Le lezioni a distanza
Il nuovo sistema sfrutterà l’esperienza delle lezioni a distanza: gli studenti continueranno a iscriversi nelle stesse sedi di prima, ma faranno lezione assieme ai compagni di un’altra città, seguendo, in alternanza, da remoto quando il docente è nell’altra città. Le esperienze pratiche invece continueranno come sempre nelle sedi abituali. «Avremo meno sedi giuridiche, ma gli stessi poli formativi – ha aggiunto Merigliano – Abbiamo gestito in pochi mesi una situazione di emergenza per venire incontro alla Regione, dando una risposta al territorio e rispettando le competenze delle reti formative: nessuno perde niente, la qualità della formazione è la stessa, e anzi rispondiamo alla richiesta di maggiori professionalità sanitarie».
Resta comunque la possibilità che le sedi “soppresse” vengano ripristinate nei prossimi anni. Molte delle sedi accorpate, inoltre, potranno già da settembre offrire qualche posto in più rispetto alla somma delle pre-esistenti; Ostetricia, addirittura, aumenta di 24 il numero di posti totali, arrivando a 60. Fa eccezione Radiologia, che perde 2 posti dei 72 dello scorso anno. Infermieristica raggiunge quota 841 posti per la coorte 2021, ripartiti in otto sedi. La sede di Montecchio Precalcino, inoltre, si sposterà interamente a Schio, per tutte le attività di tutti gli anni di corso. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova