Vaccini, 72 mila posti liberi per gli over 60 in Veneto

Prenotazioni fino al 19 maggio, sarà anticipato il turno dei cinquantenni. L’intesa con i farmacisti: 10,50 euro a inoculazione
Filippo Tosatto
Una vaccinazione
Una vaccinazione

VENEZIA. La campagna vaccinale accelera. Nel pomeriggio di mercoledì, le Ulss hanno ampliato gli slot riservati agli over sessanta riservando loro un’ulteriore dotazione di 72 mila dosi: le prenotazioni al portale della Regione sono consentite fino al 19 maggio «tuttavia, invito i cittadini a non attendere l’ultimo momento, in queste ore è prevedibile un assalto al portale ma basterà pazientare qualche giorno per accedere senza difficoltà», le parole di Luca Zaia. La popolazione veneta tra i 69 e i 60 anni supera il mezzo milione di unità (558.464): centomila - ad oggi - le donne e gli uomini raggiunti dalla prima somministrazione ma l’obiettivo dichiarato è quello di bruciare le tappe.

«La prossima settimana riceveremo una fornitura straordinaria di 356 mila dosi, vogliamo approfittarne per concludere in anticipo la coorte dei sessantenni e aggredire quella degli over 50 a partire dalla metà di maggio», il disegno del governatore, convinto che «prima dell’inizio dell’estate» sia possibile completare la copertura della popolazione a maggiore rischio epidemiologico, dai quaranta in su per intenderci.

Per farlo, a partire da oggi, sarà raddoppiata a 40 mila la media giornaliera di inoculazione, che procederanno secondo rigorosi criteri anagrafici, con inevitabili sovrapposizioni e un’unica eccezione rappresentata dalle persone vulnerabili e disabili. E i recalcitranti over 70? I totale sono 432.386, con 111 mila tuttora privi di vaccino: certo l’estenuante polemica sugli effetti di AstraZeneca non ha favorito un’adesione plebiscitaria, è in atto comunque un «lieve recupero».

Che altro? Il Garante per la privacy teme scambi di persona e chiede che per accedere al sito vaccinale si debba digitare - oltre al codice fiscale - il numero di tessera sanitaria: «Non sono d’accordo, ne stiamo discutendo, è una sfilza complicata di lettere e cifre... Piuttosto, a breve presenteremo l’app “zerocode” che abbiamo messo a punto per estendere e agevolare le prenotazioni on line».

Nel frattempo, la campagna arruola i farmacisti: «Abbiamo sottoscritto l’accordo che, su base volontaria, li impegna a somministrare il vaccino», fa sapere l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin; «Ha aderito il 60% della categoria, la Regione verserà 10.50 euro per ogni inoculazione più 200 di contributo alle spese organizzative. Le associazioni, che ringrazio per la collaborazione, stimano in 50 le vaccinazioni settimanali nelle farmacie minori, 100 in quelle più grandi. Complessivamente potrebbero somministrare 380 mila dosi, il budget che abbiamo stanziato per l’operazione ammonta a 4 milioni».

Un’altra novità riguarda il costo del tampone rapido in farmacia (stavolta a carico dell’utente) che scende da 26 a 22 euro dopo la sentenza del Consiglio di Stato che rende facoltativa la presenza di un infermiere. E l’apporto dei medici di base? «È in crescita, dei 3.900 in servizio, 2.139 partecipano alla campagna, ad oggi hanno somministrato quasi 67 mila dosi». —


 

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