Valdegamberi: l’asinello di Santa Lucia sbranato dai lupi

Foto-choc, l’animale portava i doni ai bambini delle valli veronesi: «Ecco i risultati del falso animalismo»

VERONA. L’immagine è di quelle “forti”; Stefano Valdegamberi, veronese, ex assessore Udc, in questa legislatura consigliere regionale della lista Zaia Presidente, l’ha postata ieri su Facebook, con questa didascalia: «El musso de Santa Lussia, sbranato tra lamenti e sofferenze indicibili, dai lupi della Lessinia».

Spiega Valdegamberi, allarmato: «L’episodio è accaduto nella frazione di Santissima Trinità del comune di Badia Calavena, dove risiedo. L’asinello, spolpato dai predatori, è quello che, negli anni scorsi, nell’imminenza della festa di Santa Lucia, ha portato i doni per i bambini». Siamo in Val d’Illasi, in una realtà municipale che vanta meno di tremila abitanti.

«Purtroppo - aggiunge Valdegamberi - non è il primo episodio di questo genere che accade in zona. In Lessina ci sono ben tre lapidi che ricordano bambini dilaniati dai lupi prima dell’Ottocento. Stavolta però non posso non esprimere la mia preoccupazione. L’asinello è stato sbranato nelle vicinanze del centro abitato, a pochi metri dalla fermata dell’autobus. Forse in città non è noto, ma i ragazzi della Lessinia alle 6, quando è ancora buio, sono già in strada, spesso da soli, per prendere il pullman che li porta a scuola. Io non vorrei davvero che accadesse qualcosa di brutto».

Cosa bisognebbe fare? «Bisogna contenere - risponde pronto Valdegamberi - il numero dei predatori. C’è poco da fare: sono in tanti, hanno fame e si avvicinano ai centri abitati». Sulla pagina Facebook di Valdegamberi si sviluppa il dibattito. «Non ci sono soluzioni - argomenta Valdegamberi - finché i lupi sono per legge intoccabili e persiste l’ideologia di un falso animalismo che si oppone ad ogni cambiamento». «Allora speriamo - aggiunge un interlocutore - che non succeda il peggio a qualche persona o bambino».

Non manca comunque chi si pone qualche dubbio: «Siamo sicuri - chiede Andrea - che siano solo i lupi e che non ci sia anche un fenomeno di randagismo da abbandoni?».

Nel dibattito interviene anche Mariangelo Foggiato, ex consigliere regionale di Unione Nordest: «E decidiamoci una buona volta: o le famiglie di orsi, lupi e cinghiali o le famiglie di uomini e turisti. Nel nostro territorio sono incompatibili».

Claudio Baccarin

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