Regionali Veneto, lo scambio su Stefani governatore: a Fratelli d’Italia cinque assessorati

Nella nuova giunta del Veneto, FdI dovrebbe avere gli assessorati a Sanità, Lavoro e istruzione, Bilancio, Mobilità e Agricoltura, oltre a vicepresidente della giunta e presidente del consiglio regionale. Quattro posti alla Lega, uno a Forza Italia

Laura Berlinghieri
Palazzo Balbi, sede della Regione Veneto
Palazzo Balbi, sede della Regione Veneto

Dieci assessorati, e non più otto, per accontentare il ventaglio più largo della maggioranza. Di questi, metà a Fratelli d’Italia, quattro alla Lega e uno a Forza Italia. O almeno è l’accordo di massima, che certo potrà essere rivisto, alla luce di eventuali stravolgimenti alle urne. Sempre che a prevalere sia la compagine di centrodestra, va da sé.
Eccole, dunque, le contropartite più imminenti alla presidenza di Regione al leghista Alberto Stefani. Una totale rivoluzione a palazzo Balbi, dove attualmente regna il monocolore verde, interrotto dalla sola presenza dalla “sorella d’Italia” Valeria Mantovan.

Chi è Alberto Stefani, l’enfant prodige della Lega in corsa per il dopo Zaia in Veneto
Alberto Stefani è il candidato del centrodestra alle elezioni regionali in Veneto

Sarà tutto diverso, nella prossima amministrazione. Quando Fratelli d’Italia, oltre a poter contare su vicepresidente di Regione e presidente del Consiglio regionale, reggerà gli assessorati a Sanità, Lavoro e istruzione, Bilancio, Mobilità e Agricoltura. I rimanenti assessorati – Sociale, Attività produttive e sviluppo economico, Turismo e cultura, Ambiente e protezione civile – andranno alla Lega, che ne concederà uno a Forza Italia. Nessuna intesa, invece, sul sottosegretariato alla presidenza di Regione: circostanza che fa presumere che la casella, finora non sfruttata, sarà assegnata a un nome del Carroccio.

Nell’ambito del “patto romano”, anche la concessione al presidente di avere l’ultima parola sui nomi (anche non leghisti) che gli saranno proposti dai segretari degli altri partiti della maggioranza.

Intanto, novità di giornata, nell’ambito delle liste che sosterranno il candidato del centrodestra, la Lega non esporrà il nome del presidente uscente Luca Zaia nel suo simbolo. Certo, il (sarà) ex governatore verrà candidato capolista in tutte le province, ma sarà questo il suo “solo” contributo alla corsa del segretario regionale del partito. 

Zaia: «Nessuna interferenza con Stefani»

«È stata accolta la nostra istanza, quindi Alberto Stefani sarà il nuovo candidato presidente. Io gli darò una mano, è ovvio. Si farà bene nella linea della continuità». Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, il giorno dopo l'ufficializzazione della candidatura di Stefani alla sua successione.

Sul candidato successore il presidente uscente sottolinea: "Stefani non ha bisogno di consigli. È una persona che sa ascoltare, ma io non ho mai creduto al Grande Fratello. Sono stato presente in Provincia, non sono più entrato in Provincia dopo la mia uscita. Idem col ministero e idem farò qui, nel senso che se non ho coinvolgimento con cariche trovo assurdo che ci sia qualcuno che è convinto da fuori di governare. È una roba anche meschina. Non l'avrei accettato io, non capisco perché qualcuno lo debba accettare».

De Carlo e il rammarico di FdI

«Auguro buon lavoro ad Alberto Stefani, scelto per rappresentare il centrodestra. Certo per Fratelli d'Italia resta il rammarico, stante i risultati ottenuti negli ultimi anni e l'ormai consolidato radicamento sul territorio che ci avrebbe consentito di mettere in campo persone serie, preparate e autorevoli». Lo afferma il senatore Luca De Carlo, coordinatore regionale di FdI in Veneto, commentando l'ufficializzazione della candidatura di Alberto Stefani.

«I partiti guida - ha aggiunto De Carlo in un videomessaggio - hanno responsabilità che vanno oltre i propri numeri. Tra queste c'è proprio quella di tenere compatta la coalizione e di farlo nell'esclusivo interesse dei veneti. Il mio amico Alberto infatti non sarà solo né in campagna elettorale ma soprattutto non sarà solo una volta vinte le elezioni. Fratelli d'Italia infatti sarà al suo fianco, occupandosi di temi che i veneti hanno dimostrato di ritenere strategici».

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