Veneto strade senza un euro Belluno a secco

Veneto Strade di nuovo in difficoltà. L’allarme è grave soprattutto per le province di Belluno e Rovigo, che hanno dimezzato gli investimenti. La società regionale ha incontrato nei giorni scorsi le...
La deviazione all'imbocco della galleria che porta in Comelico dal Cadore.
La deviazione all'imbocco della galleria che porta in Comelico dal Cadore.

Veneto Strade di nuovo in difficoltà. L’allarme è grave soprattutto per le province di Belluno e Rovigo, che hanno dimezzato gli investimenti.

La società regionale ha incontrato nei giorni scorsi le federazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil trasporti mostrando serie preoccupazioni per il finanziamento dell’attività ordinaria per il 2015.

Veneto strade ha competenza su circa duemila chilometri di rete stradale: non ha entrate proprie e dal 2010 ha perso anche la tassa su passi carrai e accessi privati alla rete.

Le Province hanno chiesto e ottenuto una riduzione del 22% della quota convenzionale annua. Questo si è tradotto in riduzione degli organici, riduzione di spesa complessiva di manutenzione, rinvio di spese su investimenti.

La situazione più pesante riguarda Belluno e Rovigo, che hanno ridotto il finanziamento oltre il 50% della Convenzione.

La Convenzione con la Provincia di Belluno che assomma quasi metà dei chilometri della rete gestita, oltre metà dei lavoratori della società, era stata definita inizialmente a 20 milioni, poi scesi di comune accordo, a 15 milioni di euro.

Nel 2014 la Provincia ha contribuito con 9 milioni di euro, soglia minima per assicurare la manutenzione ordinaria: per l’anno prossimo la quota sarà di 4,3 milioni di euro, sufficienti appena per garantire un terzo degli investimenti necessari.

«Bisogna assolutamente che ogni cittadino di questa Regione» spiega Ilario Simonaggio, (Cgil trasporti)

«sia informato della gravità di questa situazione e della necessità che si trovino finanziamenti strutturali. Le difficoltà di tenuta di un quadro unitario non ricadono solo sulla provincia di Belluno ma a cascata sull’intera gestione stradale regionale.

La Regione nondimeno è chiamata ad assicurare alla società almeno 16,5 milioni di euro in conto finanziamento gestione corrente anno 2015 esercizio deleghe; nonché 20 milioni di euro per investimenti delle nuove opere previste dal piano triennale della viabilità della Regione Veneto».

Delicata anche la situazione finanziaria: fidi bancari per 110 milioni di euro; esposizione con le banche per 80 milioni di euro; crediti dalla Regione per opere per altri 120 milioni di euro.

Le sigle sindacali hanno chiesto incontri specifici con la Presidente della Provincia di Belluno e con la Giunta Regionale per individuare modi, tempi, risorse certe atte a scongiurare questa grave situazione che rischia di paralizzare Veneto Strade.

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