Veneto, una “Via della seta” per promuovere i gelsi

La proposta di legge è stata presentata da Giuseppe Pan in consiglio Veneto: in otto articoli prevede la salvaguardia e la valorizzazione di questa pianta e con essa della bachicoltura e del turismo regionali

I Giardini dei Gelsi a Padova
I Giardini dei Gelsi a Padova

E' stato presentato la mattina del 5 maggio, al Museo Esapolis di Padova, il progetto di legge regionale "Via della seta veneta: disposizioni per la salvaguardia e la valorizzazione dei gelsi e per la promozione ed il sostegno della gelsibachicoltura e la valorizzazione di un itinerario turistico culturale regionale".

Presentatore e primo firmatario del Progetto di legge è Giuseppe Pan, capogruppo della Liga Veneta in consiglio regionale, intervenuto all’illustrazione dell’iniziativa assieme a Lucio Montecchio, professore di Patologia Forestale all'Università di Padova, che ha collaborato alla stesura della proposta legislativa, e Silvia Cappellozza, dirigente di ricerca del Crea, principale ente di ricerca italiano dedicato alle filiere agroalimentari con personalità giuridica di diritto pubblico, vigilato dal ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf).

Il progetto di legge n.193, depositato in consiglio regionale, è composto da 8 articoli e mercoledì 3 maggio ha iniziato il suo iter in Terza commissione consiliare. Promuove la salvaguardia del gelso nell'ambito delle politiche di sostenibilità ambientale e di tutela del patrimonio arboreo del Veneto, anche con azioni di sostegno, sviluppo e ammodernamento della gelsibachicoltura. La norma finanziaria, all'ultimo articolo del Progetto di legge, prevede un contributo complessivo di 390mila euro per ogni anno, dal 2023 al 2025, quindi oltre un milione di euro nel triennio. 

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