Venezia, la notte terribile del Caffè Quadri in balìa delle onde

Raffaele Alajmo: «Mai vista tanta furia. Non molliamo ma serve un nuovo Doge. Sono favorevole alla separazione di Venezia dal resto dell’Europa»
Interpress/Gf.Tagliapietra. 14.11.19.- Caffè Quadri. Danni per l'acqua alta.
Interpress/Gf.Tagliapietra. 14.11.19.- Caffè Quadri. Danni per l'acqua alta.

VENEZIA. Da nove anni, centocinquanta volte all’anno, Raffaele Alajmo si specchia nell’acqua scura che sfiora la porta del Gran Caffè Quadri. Mai prima d’ora, tuttavia, la sua cliente più assidua, che è anche la meno desiderabile, si era presentata con tanta violenza, travolgendo lo storico ristorante sotto le Procuratie Vecchie di Piazza San Marco. Quarantotto ore più tardi, Alajmo, insieme al fratello Massimiliano, sta cercando di contare i danni.

Quanti sono?

«È ancora difficile fare una stima esatta, ma tra le cucine, l’impianto elettrico e gli arredi, credo che arriveremo a 100 mila euro, senza contare il mancato incasso».

Cos’è accaduto?

«L’ondata di marea ha invaso le cucine del retro e ha rovinato gli arredi del piano terra, soprattutto i divani e gli stucchi, che erano stati restaurati un anno fa».

Interpress/Gf.Tagliapietra. 14.11.19.- Caffè Quadri. Danni per l'acqua alta.
Interpress/Gf.Tagliapietra. 14.11.19.- Caffè Quadri. Danni per l'acqua alta.

Eravate preparati?

«Normalmente con la marea a 85 centimetri abbiamo l’acqua sulla soglia. Con la vasca e le paratie fino a 160 centimetri non abbiamo problemi; ma quando questo livello viene superato, come l’altra notte, entrano le onde impazzite che sbattono contro le vetrate e fanno disastri nelle cucine».

Poi c’è il danno morale.

«Quello è relativo. Piuttosto mi dà molto fastidio che un Nord est così dinamico e produttivo in sedici anni sia diventato lo zimbello d’Europa per le tangenti, il ritardo nei lavori e il costo esorbitante di un’opera che non è ancora stata compiuta. Non capisco come sia possibile che con oltre cinque miliardi investiti, a cento metri dal traguardo, non siamo ancora arrivati alla conclusione del Mose».

Interpress/Gf.Tagliapietra. 14.11.19.- Caffè Quadri. Danni per l'acqua alta.
Interpress/Gf.Tagliapietra. 14.11.19.- Caffè Quadri. Danni per l'acqua alta.

Cosa farebbe?

«Personalmente toglierei le aziende italiane che stanno lavorando in questo momento, le manderei a casa a calci e prenderei un’azienda straniera per chiudere i lavori una volta per tutte. Credo Venezia lo meriti».

Tra poche si settimane si vota per il referendum.

«Sono favorevole non tanto alla separazione Venezia-Mestre, che comunque ritengo importante, quanto alla separazione di Venezia dall’Europa. Venezia è patrimonio dell’umanità, ha problematiche uniche al mondo. La città ha bisogno di un doge che viva a Venezia e la curi nei minimi dettagli».

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Dopo una serata come quella di martedì, non si pente di aver preso il Quadri?

«Mai. L’anno scorso abbiamo raddoppiato la posta sul tavolo con il grande restauro dell’architetto Philip Starck. Vivo a Venezia e voglio restarci il più a lungo possibile».

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