Venezia sperimenta il numero chiuso

Sessantamila persone ammesse domani nelle postazioni sulle rive di Bacino San Marco. I fuochi dalle 23.30
VENEZIA. «Dopo piazza San Carlo a Torino nulla è più lo stesso quando si affronta la preparazione dei grandi eventi».


Bastano queste parole del questore Vito Gagliardi per capire come prefettura, questura e Comune, con il coinvolgimento di tutte le forze dell’ordine, abbiano lavorato in queste settimane per garantire la sicurezza per la notte del Redentore, sabato prossimo, con l’inizio dello spettacolo dei fuochi, alle 23.30.


A Ca’ Corner si è tenuta la riunione coordinata dal prefetto Carlo Boffi per limare gli ultimi dettagli del dispositivo di sicurezza che sarà simile a quello già messo in campo nei giorni clou del Carnevale, con varchi d’accesso e vie di fuga, con corridoi che saranno lasciati liberi - compresi i ponti, sui quali sarà vietato sostare - per far defluire le persone dopo lo spettacolo. L’organizzazione prevede aree ad accesso limitato distribuite tra San Marco, le Zattere e l’isola della Giudecca: una volta raggiunta la capienza massima, le persone dovranno spostarsi in altre zone. Le aree potranno ospitare fino a 60 mila persone, numero di visitatori in linea con gli anni passati, quando però si accalcavano in pochi punti della città. La centrale operativa per la serata sarà allestita in un’imbarcazione della Capitaneria di Porto.


Controlli, varchi e aree.
I primi controlli filtro saranno realizzati nei principali punti d’arrivo della città, la stazione ferroviaria di Santa Lucia e piazzale Roma, mentre all’ingresso di Piazza San Marco saranno quattro i varchi d’accesso, dove i visitatori potranno trovare stewart per le informazioni e forze dell’ordine dotate di metal detector per il controllo di borse e zaini. I quattro varchi saranno alla Torre dell’Orologio, all’ingresso da Bacino Orseolo, al museo Correr e al Ponte della Canonica. Un quinto sarà all’ingresso (lato Zattere) del ponte votivo sul canale della Giudecca. Per accedere alle aree dei fuochi saranno istituiti sensi unici tra le calli. Per esempio: davanti alle Prigioni si entrerà da Calle degli Albanesi e si uscirà da calle delle Rasse. Sulle calli d’uscita sarà apposto il cartello “Exit”, così da indirazzare il deflusso.


Le zone vista fuochi.
Anche l’accesso alle aree individuate per assistere ai fuochi sarà presidiato dagli stewart che, dotati di conta-persone, bloccheranno l’ingresso una volta raggiunta la capienza stabilita. Nell’area di San Marco, ad esempio, al Molo, è prevista una capienza massima di 16 mila persone.


La zona davanti ai Giardini sarà tenuta libera, come zona di sfollamento, e sarà predisposto un corridoio di sicurezza – con lo stesso criterio che era stato usato a Carnevale – tra le due colonne. Le altre aree individuate sono davanti alla Progioni Vecchie, in Riva degli Schiavoni, alla Pietà e davanti alla caserma Cornoldi. Sarà vietato fermarsi a guardare i fuochi dai ponti. Aree ad accesso limitato e transenne di sicurezza anche per le altri due aree: le Zattere, tra il Ponte votivo e Punta della Dogana, che però dovrò restare sgombera, e l’isola della Giudecca, nel tratto compreso tra il ponte votivo e la sede della Guardia della Finanza. Sessanta gli stewart al lavoro per indirizzare le persone .


Bottiglie di vetro e bagni.
Sarà vietato consumare bevande in bottiglie di vetro dopo le 20, in tutto il centro storico, dove sarà assicurato da parte di Vela, in collaborazione con Veritas, un servizio di raccolta del vetro in Piazza San Marco e in piazzetta dei Leoncini, alle zattere e alla Giudecca, e nelle principali calli d’accesso all’area dei fuochi. Prevista anche l’installazione di 21 bagni chimici (8 alla Giudecca, 3 alle Zattere, 3 a Sant’Eufemia, 3 ai Magazzini del Sala, e 2 a Pellestrina) e l’apertura prolungata fino alle 2 di quelli già esistenti, ad esempio a San Marco.


Piano sanitario.
Alle quattro idroambulanze con due medici che operano normalmente in città si aggiungono altre cinque idroambulanze: saranno schierate nelle zone cruciali del Bacino, tra le aree assegnate ai diversi natanti in attesa dei fuochi; due resteranno in attività fino all’alba. Il piano prevede tra postazioni di primo soccorso in altrettanti pontili Actv (San Marco Giardinetti dalle 20, Zitelle/Ponente dalle 19 e Lido San Nicolò/Ferry boat). Inoltre al Lido, sede della prosecuzione della festa come da tradizione fino all’alba, il servizio del Suem118 è stato rinforzato
.


Treni speciali.
Treni speciali dopo la festa, con arrivo alla stazione di Mestre, sono previsti alle ore: 1.01, 1.10, 1.20, 1.50 e 2.05. Alle 2.10 con destinazione Padova, alle 2.45 verso Treviso e alle 2.50 verso Vicenza.


Barche in bacino.
Rivista anche la sistemazione delle imbarcazioni in bacino - come da mappa - con aree specifiche destinate alle gondole, alle imbarcazioni tradizionali e alle imbarcazioni più grandi.


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