Via libera alla contraccezione gratuita in Veneto

Piano sociosanitario 2019-2023 approvato, sì dell’aula all’emendamento Ruzzante-Bartelle a tutela della salute sessuale

VENEZIA.

Infrangendo un tabù pluridecennale, il consiglio del Veneto dà il via libera all’accesso alla contraccezione gratuita in consultori, ambulatori ostetrico-ginecologici e (previa prescrizione medica) farmacie di continuità; la nuova offerta – che mira a «tutelare la salute sessuale e riproduttiva, prevenire le interruzioni volontarie di gravidanza, le malattie sessualmente trasmesse e la diffusione dell’Hiv» – includerà nel target i ragazzi dai 14 ai 25 anni e le donne tra i 26 e i 45; è l’effetto dell’ emendamento al Piano sociosanitario 2019-2023 presentato dai consiglieri Piero Ruzzante e Patrizia Bartelle (lui “guardia rossa” di Leu, lei poliziotta ex grillina approdata alla corte di Pizzarotti) e accolto dalla maggioranza leghista dell’assemblea.

l’affondo di sinigaglIa

È la sorpresa più rilevante riservata dall’aula che in serata ha approvato il documento. Sugli altri versanti - medicine di gruppo («Vanno riorganizzate, non smantellate», avverte Massimiliano Barison di Fdi), riforma delle Ipab, non autosufficienza, rischio ambientale - le richieste dell’opposizione sono cadute nel vuoto; così come l’abolizione del superticket sollecitata dal dem Claudio Sinigaglia («Era una vostra promessa elettorale, così favorite la sanità privata»).

medici OVER 65 al lavoro

Ad accendere il confronto, manco a dirlo, l’emorragia di medici e chirurghi negli ospedali (ne mancano ben 1300) che minaccia di compromettere qualità e tempestività delle cure: «L’emergenza è reale, perciò riteniamo che la proposta del presidente Zaia meriti sostegno e approfondimento, il Governo valuti la possibilità di allungare l’età pensionabile dei medici che volessero proseguire la loro attività professionale», recita l’ordine del giorno dei leghisti Silvia Rizzotto e Fabrizio Boron, persuasi che «un domani, con l’autonomia, queste problematiche saranno superate perché sarà la Regione a pianificare il proprio fabbisogno». Analogamente, Sonia Brescacin caldeggia l’inserimento dei giovani laureati in corsia e parla di «clamoroso fallimento ministeriale» nella programmazione delle borse di studio per laureati specializzandi; «Occorre aumentarne in fretta il numero ed il valore», fa eco Marino Zorzato.

26 FAVOREVOLI, 10 I “NO”

In serata, preceduto dall’intervento dell’assessore al sociale Manuela Lanzarin, il voto finale: 26 favorevoli, 10 contrari, un astenuto. Il Piano sociosanitario è legge del Veneto. —


 

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