Villanova ingaggia De Sica: spettacoli per beneficenza

VENEZIA. È Mara Tessaro, dipendente regionale (categoria D, posizione economica D1), la nuova responsabile della segreteria particolare dell’assessore veneto alla Sanità Luca Coletto. Ne dà notizia...

VENEZIA. È Mara Tessaro, dipendente regionale (categoria D, posizione economica D1), la nuova responsabile della segreteria particolare dell’assessore veneto alla Sanità Luca Coletto. Ne dà notizia la delibera 2447/2014, approvata dalla giunta Zaia il 16 dicembre e pubblicata mercoledì sul Bollettino Ufficiale della Regione. Nel provvedimento, illustrato dal vicepresidente dell’esecutivo, Marino Zorzato, si precisa che la dottoressa Tessaro è stata indicata, il primo dicembre, dallo stesso assessore Coletto, in sostituzione di Stefania Villanova.

Da qualche settimana la Villanova, nota per essere la consorte del sindaco leghista di Verona Flavio Tosi (il quale però ora frequenta la senatrice del Carroccio Patrizia Bisinella), ricopre infatti l’incarico di assistente amministrativo presso la direzione generale dell’Usl 4 di Thiene (comune natale dell’ex segretaria di Coletto). Ma l’esuberante Stefania non si rassegna a un ruolo di secondo piano e mette a disposizione la sua visibilità per iniziative di solidarietà. È infatti la madrina organizzatrice (con tanto di foto in locandina) di due serate benefiche promosse per realizzare, all’ospedale San Bortolo di Vicenza, il Day hospital oncologico pediatrico e il Reparto di Terapia intensiva pediatrica.

La raccolta di fondi è legata alla messa in scena, domani e domenica sera, nella sala maggiore del Teatro Comunale del capoluogo berico, dello spettacolo “Cinecittà”, che vede come mattatore Christian De Sica per la regia di Giampiero Solari. Alla segreteria dell’assessorato regionale alla Sanità Stefania Villanova era arrivata nel 2007, in seguito alla chiamata di Francesca Martini (subentrata a Palazzo Balbi proprio a Flavio Tosi, a sua volta eletto primo cittadino del capoluogo scaligero). I due si erano sposati qualche mese prima, il 17 dicembre 2006: solo 25 invitati, testimone Federico Bricolo, poi capogruppo al Senato.

Claudio Baccarin

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