Zaia: niente cemento, case mobili in legno e villaggio Eni da recuperare
Il governatore Luca Zaia è così sicuro che il Cio accoglierà la manifestazione d’interesse di Cortina per le Olimpiadi 2026 che sta già attivando una task force per il dossier da presentare in ottobre. Dossier in cui si tratterà, fra l’altro, del villaggio olimpico diffuso e dei trasporti, con particolare riguardo al collegamento ferroviario Cortina - Calalzo. Avanti tutta, dunque, con Cortina capofila… «Appunto, capofila: ma dell’intero sistema. Sono infatti ancora convinto che si possano recuperare alla causa sia Trento e sia Bolzano» . Li ha già incontrati Ugo Rossi e Arno Kompatscher? «Ho parlato ripetutamente con loro e ci vedremo la prossima settimana». I loro dubbi però restano. «Sono comprensibili. Ma la scommessa, come hanno compreso la Fondazione Dolomiti Unesco e gran parte del mondo ambientalista, è che non getteremo un metro cubo di calcestruzzo». Villaggio olimpico e centro stampa si debbono pur fare... «Ma senza costruire nulla in cemento, nulla di fisso. Le case mobili in legno sono già una realtà. E abbiamo il villaggio Eni da poter recuperare. E per quest’occasione troveremo senz’altro dei privati che metteranno a disposizione le loro case». E gli impianti? «Ci sono già tutti. Trento e Bolzano garantiscono i loro». Ma le distanze? «In Corea non si facevano anche 50 km di strada per le gare?». Scatta però il problema dei trasporti... «Macché problema. Già in tempo per Mondiali del 2021 avremo le auto elettriche». Ma non tutte le circonvallazioni programmate... «Il presidente dell’Anas, Armani, mi ha appena assicurato che sono ancora in tempo a farle, se a Roma, in ministero, non creeranno difficoltà. Noi l’ambiente lo vogliamo rispettare». Il treno non arriverà a Cortina per i Mondiali. E per il 2026? «Noi ci stiamo lavorando. Certo, lo studio del terzo percorso, richiesto dai sindaci, sta comportando qualche ritardo».
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