Sit Group, un quartier generale adatto a fare viaggiare le idee

L’azienda padovana dei sistemi di controllo e regolazione del gas il 21 novembre ospiterà la tappa padovana di Top 500

Eva Franceschini

Il nuovo headquarter di Sit Group è lo specchio di una riorganizzazione del modello di gestione delle risorse umane, di cui l’azienda è tra i portavoce più autorevoli a livello regionale e nazionale.

Un esempio di modernità nell’approccio all’applicazione e utilizzo delle nuove tecnologie e, al tempo stesso, nella guida delle persone attraverso un modello di leadership alterativo e più efficace.

Nata 80 anni fa come aziende metalmeccanica, oggi Sit è specializzata nella realizzazione di sistemi di controllo e regolazione per apparecchi a gas (riscaldamento domestico e ristorazione) e sistemi di misura e contabilizzazione del gas e si configura come una realtà all’avanguardia nell’investimento in innovazione.

Il prossimo 21 novembre, l’azienda offrirà i propri spazi allo svolgimento della tappa padovana di Top 500, l’evento dedicato alle eccellenze imprenditoriali del territorio, organizzato e promosso dal gruppo Nord Est Multimedia e Pwc.

Ad evidenziare le caratteristiche della trasformazione che vede protagonista Sit Group è Roberta Fagotto, Chief of Human Capital di Sit: «Con il nuovo headquarter abbiamo avuto la possibilità di coniugare un cambiamento degli spazi e una nuova cultura aziendale che, in Sit, era già stata avviata da tempo. Già ai tempi del Covid-19 ci siamo fatti trovare pronti rispetto alla flessibilità, richiesta dalle nuove necessità della situazione contingente e, successivamente, consolidata dalle esigenze delle persone. Oggi, continuiamo a lavorare sulla genitorialità di chi lavora in Sit, sul benessere psico-emozionale delle persone e sull’ascolto. Queste logiche sono state innestate all’interno del contesto fisico, così da creare un ambiente moderno, ibrido tra reale e virtuale, contemplando varie forme di flessibilità».

Il nuovo headquarter si sviluppa su 20 mila metri quadrati di superficie e la sua realizzazione ha seguito le linee guida del modello open space, con uffici dalle pareti trasparenti e spazi che favoriscano la condivisione e la contaminazione di idee e suggestioni.

«Questi luoghi rispecchiano l’approccio che Sit ha nei confronti delle persone – prosegue Roberta Fagotto -. Non crediamo che la logica del controllo sia efficace e funzionale al raggiungimento degli obiettivi e gli spazi che abbiamo creato evidenziano questa cultura. Le persone possono accedere ai diversi luoghi a seconda delle necessità, per lavorare in un’ottica di interconnessione, rispondendo ad una concezione di smart office, che contempla modalità ibride di operatività».

L’headquarter suggerisce, inoltre, una visione moderna del rapporto tra risorse umane e management: «Il desiderio è stato quello di evitare la localizzazione di funzioni rigide. Questo è stato vincente: lo spazio fisico ha seguito i gruppi di lavoro, o per processi o per progetti, riadattandosi continuamente. È, quindi, un ambiente molto duttile, non rigido, nel quale i team collaborano dinamicamente nei confronti di obiettivi e non in rapporto a funzioni o ruoli. Questo modello – sottolinea Fagotto -, sarà sempre più vincente, perché in un mondo in continua accelerazione, questa possibilità di essere flessibile aumenta la parte di efficienza in maniera significativa. Inoltre, questa organizzazione favorisce la creatività delle persone e la proattività dei team».

Sit Group ha chiuso il 2024 con 299,5 milioni di euro di ricavi, è presente con siti produttivi in quattro continenti per un totale di 68 Paesi serviti commercialmente e conta sei centri R&D per un totale di 83 brevetti. La riorganizzazione degli spazi di Sit Group consta anche in 14 laboratori, suddivisi tra elettronica, meccanica, Application Life Test Area, attività prototipale e Stampa 3D.

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