Barbugian alla conquista della Cina

Dopo l’esperienza all’Academy dell’Inter insegna calcio ai giovani dello Jiangsu Suning 

NANCHINO (Cina). Dall’Italia alla Cina, il passo è breve. Prima Lippi e poi Capello, due fra gli allenatori più vincenti di sempre del calcio italiano, hanno scelto di espatriare nel paese del Dragone Rosso per insegnare calcio. La nuova frontiera del calcio asiatico, dai capitali ingenti, ha attratto diversi tecnici italiani: Cannavaro e Zaccheroni, giusto per fare altri due nomi noti al popolo dei calciofili.

Giovanni Barbugian, 41enne allenatore padovano, è arrivato quest’anno a Nanchino con un incarico prestigioso da responsabile tecnico del settore giovanile e allenatore dell’Under 19 dello Jiangsu Suning.

Inter a mandorla. Il ponte per la Cina lo ha gettato la stessa Inter, dove Barbugian è stato direttore tecnico dei Centri di formazione (Cdf) per Veneto e Friuli e Venezia Giulia nelle ultime due stagioni. «All’Inter ho portato avanti un’attività di scouting», racconta. «Ho avuto la fortuna di entrare a far parte dell’Academy con il ruolo di formatore degli allenatori. È stata la stessa Inter a propormi di andare allo Jiangsu Suning. Ho accettato con entusiasmo la proposta. La sto vivendo come un’esperienza unica e stimolante dal punto di vista professionale. La Cina è in piena evoluzione, calcisticamente parlando e non solo: qui vogliono conoscere il calcio europeo e investire ancora di più sulle risorse tecniche. I primi due mesi di lavoro sono andati molto bene. Ho un ruolo importante all’interno della società, che mi impegna per 10-12 ore al giorno. Spero di riuscire a importare qui il metodo di lavoro appreso all’Inter, mettendo la mia esperienza di allenatore italiano al servizio dello Jiangsu».

Impero. Nanchino è il quartiere generale del gruppo Suning, che ha costruito un impero commerciale diffuso nel settore della vendita di elettrodomestici e prodotti elettronici. Dall’elettronica al calcio, il passo è breve. La holding di Zhang Jindong acquista nel 2015 lo Jiangsu Sanity Football Club per 73 milioni di euro. Vengono ingaggiati i brasiliani Alex Texeira e Ramires a gennaio 2016. A giugno 2017 si accomoda in panchina Fabio Capello, seguito dal suo staff tecnico: Zambrotta, Brocchi, Tancredi e Ventrone.

Fuori Capello. L’avventura di “Don Fabio” termina alla fine dello scorso marzo: risoluzione consensuale del contratto. «Ho avuto modo di parlare con Capello, prima che rassegnasse le dimissioni», confida Barbugian. «Mi ha dato qualche consiglio molto utile. Mi dispiace abbia lasciato il club, anche se l’allenatore che gli è subentrato sta facendo molto bene». Con Barbugian, raggiunge Nanchino una delegazione interista, che comprende altri due allenatori e due preparatori, uno atletico e uno dei portieri. In pratica, dopo averne rilevato la maggioranza delle quote, Zhang Jindong ha attinto alle risorse tecnico-umane dell’Inter per far crescere lo Jjangsu Suning.

Giovani disponibili. «Il livello tecnico è buono», continua Barbugian. «Alleno ragazzi, che potrebbero far bene anche in Europa. Differenze? Manca ancora l’attenzione al dettaglio, sotto il profilo tattico e ad altri aspetti, che si possono sicuramente migliorare, ma per il resto mi relaziono con giovani giocatori, che mi seguono tantissimo, con grande disponibilità. Lo stesso vale per gli allenatori delle giovanili, che partecipano alle mie lezioni e recepiscono i miei interventi. Con la mia Under 19, procede per il meglio: siamo primi in classifica (nel momento in cui scriviamo, ndr). Logisticamente non è semplice giocare un campionato giovanile. È come se ci muovessimo in tutta Europa. A volte affrontiamo trasferte con 3-4 ore di aereo. Quando ti sposti fra nord a sud , il clima non è mai tuo alleato».

Sacrifici. Dalla Cina all’Italia, il passo è breve. Recentemente Barbugian è tornato a Padova per motivi personali, sfruttando un permesso accordato dallo Jiangsu. «Rinunciare agli affetti, stare assieme a tua moglie e ai tuoi figli è un sacrificio non indifferente, ma tutto sommato ho la possibilità di vedere la mia famiglia ogni due mesi. Ho un contratto, che mi lega allo Suning fino a dicembre 2018. Mi piacerebbe andare avanti. Vedremo se sarà possibile continuare a importare la metodologia d’allenamento italiana».

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